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A tutela del traffico aereo sulle rotte polari settentrionali, l’INGV fornirà al Centro di servizio meteorologico spaziale globale gestito dal consorzio europeo PECASUS dei dati ionosferici e geomagnetici volti a migliorare la sicurezza nei voli aerei

Sono stati designati a Montreal (Canada) dall’Organizzazione Internazionale per l’Aviazione Civile (ICAO) i tre centri di servizi meteorologici spaziali globali che sosterranno l’aviazione civile mondiale con osservazioni e previsioni delle condizioni dello spazio circumterrestre e di quelle atmosferiche in occasione di forti tempeste solari. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) fornirà il suo contributo al centro gestito dal consorzio europeo PECASUS (www.pecasus.eu), al fianco di prestigiose istituzioni provenienti da altri otto Paesi: Austria, Belgio, Cipro, Finlandia (coordinatore del consorzio attraverso l’Istituto Meteorologico Finlandese - FMI), Germania, Paesi Bassi, Polonia e Regno Unito.

L’INGV, in particolare, fornirà a PECASUS dati ionosferici e geomagnetici opportunamente elaborati per diramare avvisi sulle mutate condizioni meteorologiche spaziali (space weather). Il Centro belga per le relazioni Sole-Terra (STCE) consoliderà il contenuto delle osservazioni, dei prodotti dai dati osservati e dei modelli forniti da tutti i partner del consorzio, mentre il Centro meteorologico britannico (MetOffice, UK) gestirà i sistemi di sicurezza affinché tutte le operazioni di PECASUS siano garantite anche in casi di anomalie infrastrutturali. La convalida delle performance del servizio e il collegamento con gli utenti finali saranno affidati all’Istituto Meteorologico Olandese (Royal Netherlands Meteorological Institute – KNMI).

L’obiettivo di PECASUS è monitorare le condizioni meteorologiche spaziali per ridurre il rischio del personale di volo e dei viaggiatori che percorrono le rotte polari settentrionali esposti alle forti emissioni di materia e radiazione ad altissima energia provenienti dal Sole. Tali emissioni, seppur occasionali, possono inoltre avere un impatto rilevante sulle capacità di navigare e comunicare correttamente.

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Articolo del Blog INGV Ambiente