Figura 1: Stralcio della Mappa WebGIS delle Aree interessate da Fenomeni di Dissesto Idrogeologico nei Territori colpiti dal Sisma del 26 dicembre 2018, elaborata nell’ambito delle attività propedeutiche alla ricostruzione delle aree terremotate - Figure 1: Extract of the WebGIS Map of the Areas affected by Hydrogeological Disruption Phenomena in the Territories affected by the Earthquake of 26 December 2018, drawn up as part of the preparatory activities for the reconstruction of the areas affected by the earthquakeFigura 2: Danni provocati dal sisma di Santo Stefano (2018) a Fleri (Zafferana Etnea). La cenere e i lapilli che ricoprono il marciapiede sono i prodotti di ricaduta al suolo dei numerosi parossismi eruttivi accaduti all'Etna dal 16 febbraio 2021 in poi - Figure 2: Damage caused by the Santo Stefano's earthquake (2018) in Fleri (Zafferana Etnea). The ash and lapilli that cover the sidewalk are the products of the fallout on the ground of the numerous eruptive paroxysms that occurred on Etna from 16 February 2021 onwards
Grazie al lavoro sinergico tra INGV e Commissario Straordinario per la ricostruzione dell’area etnea colpita dal sisma del 2018, è online la Mappa webGIS volta a garantire una ricostruzione rapida e sicura È online, sul sito web del Commissario Straordinario per la ricostruzione dell’area etnea colpita dal terremoto del 26 dicembre del 2018, la Mappa WebGIS delle Aree interessate da Fenomeni di Dissesto Idrogeologico nei Territori colpiti dal Sisma, realizzata in sinergia con gli esperti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). All’elaborazione di questa mappa e di quella delle microzone omogenee delle faglie attive e capaci già pubblicata nell’agosto del 2020, ha collaborato un team di ricercatori dell’INGV altamente specializzato nell’elaborazione di mappe statiche e interattive (WebGIS) riguardanti sia le faglie attive sia i dissesti idrogeologici e geomorfologici che interessano il territorio colpito dal sisma. La Mappa del dissesto idrogeologico, risultato finale del lavoro condotto dal team coordinato da Marco Neri, Primo Ricercatore dell’INGV e responsabile scientifico presso la Struttura Commissariale, rappresenta l’elemento cartografico che accompagna il “Piano di Interventi sulle Aree interessate da Fenomeni di Dissesto Idrogeologico nei territori colpiti dal sisma del 26 dicembre 2018”, volto ad evidenziare i dissesti che costituiscono un pericolo per la ricostruzione dei centri abitati e delle infrastrutture del territorio. All'elaborazione della mappa hanno partecipato anche tecnici dell’Agenzia Invitalia, che collabora nelle attività commissariali inerenti la ricostruzione. “Si tratta del proseguimento di iniziative tecnico-scientifiche iniziate oltre un anno fa che vedono una collaborazione stretta e sinergica tra l’INGV e la struttura operativa del Commissario Straordinario Scalia”, spiega Carlo Doglioni, Presidente dell’INGV. “Tali attività si inseriscono nel solco dell’affermato impegno dell’Istituto nello studio e nell’approfondimento scientifico per la ricostruzione post-sisma delle aree dell’Etna e del centro Italia”. “È un lavoro fondamentale sia per la Struttura Commissariale che per le popolazioni terremotate etnee”, sottolinea il Commissario Straordinario Salvatore Scalia, “poiché consentirà di ricostruire in sicurezza in un territorio caratterizzato da molteplici problematiche legate tanto all’attività vulcanica e sismica, quanto al dissesto idrogeologico”. “Infatti, anche se i terreni etnei sono molto permeabili e non consentono lo sviluppo di una rete idrografica accentuata, fenomeni di intensa piovosità concentrati in poche ore possono causare temporanei sovralluvionamenti di alcuni torrenti, strade e nodi viari, producendo instabilità geomorfologica e frane nelle zone più scoscese”, come sottolinea Marco Neri, che precisa “Questi fenomeni devono essere necessariamente considerati con molta attenzione nel corso della progettazione degli interventi di ricostruzione”. La Mappa WebGIS è consultabile utilizzando i device portatili maggiormente in uso (smartphone e tablet) e consente di ‘navigare’ sul territorio attraverso diversi livelli di informazione sulla pericolosità e il rischio idrogeologico e geomorfologico delle varie località: è sufficiente digitare all’interno della Mappa, visualizzabile con un’interfaccia a scelta tra Google Maps e una ortofoto digitale, l’indirizzo dell’edificio di proprio interesse. “La pubblicazione di questa Mappa offre un servizio di consultazione e condivisione delle conoscenze sul territorio mirato anche a garantire il fondamentale diritto del cittadino di conoscere le attività svolte dalla Pubblica Amministrazione”, conclude il Commissario Straordinario Scalia.
Link al sito del Commissario Straordinario Link alla Mappa WebGIS --- The interactive map of hydrogeological instability for the safe reconstruction of the Etna areas hit by the earthquake in 2018 is online Thanks to the synergistic work between INGV and the Extraordinary Commissioner for the reconstruction of the Etna area hit by the 2018 earthquake, the webGIS Map is online, aimed at ensuring a quick and safe reconstruction The WebGIS Map of the Areas affected by Hydrogeological Disruption Phenomena in the Territories hit by the Earthquake is online on the website of the Extraordinary Commissioner for the reconstruction of the Etna area hit by the earthquake of 26th December 2018. The Map was created in synergy with experts from the Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). A team of INGV researchers highly specialized in the development of static and interactive maps (WebGIS) concerning both active faults and hydrogeological and geomorphological instability affecting the area hit by the earthquake worked to elaborate this Map and that of the homogeneous microzones of active and capable faults already published in August 2020. The Map of hydrogeological instability, the final result of the work conducted by the team coordinated by Marco Neri, Senior Researcher of the INGV and scientific manager at the Commissioner Structure, represents the cartographic element that accompanies the “Plan of Interventions on Areas affected by Hydrogeological Disruption Phenomena in the territories hit by the earthquake of 26th December 2018”, aimed at highlighting the instability that constitutes a danger for the reconstruction of inhabited centers and infrastructures of the territory. The development of the map was also attended by technicians from the Invitalia Agency, which collaborates in the Commissioner's activities relating to reconstruction. “This is the continuation of technical-scientific initiatives begun over a year ago that see a close and synergistic collaboration between the INGV and the operational structure of the Extraordinary Commissioner Scalia”, explains Carlo Doglioni, President of INGV. “These activities are part of the commitment of the Institute in the study for the post-earthquake reconstruction of the areas of Etna and central Italy”. “It is a fundamental job both for the Commissarial Structure and for the Etnean earthquake victims”, underlines the Extraordinary Commissioner Salvatore Scalia, “since it will allow to reconstruct in safety in an area characterized by multiple problems linked both to volcanic and seismic activity, as well as to hydrogeological instability”. “In fact, even if the Etna soils are very permeable and do not allow the development of an accentuated hydrographic network, phenomena of intense rainfall concentrated in a few hours can cause temporary over-flooding of some torrents and roads, producing geomorphological instability and landslides in the steeper areas”, as Marco Neri points out, who specifies “These phenomena must necessarily be considered very carefully when planning the reconstruction interventions”. The WebGIS Map can be consulted using the most commonly used portable devices (smartphones and tablets) and allows to ‘navigate’ the area through different levels of information on the danger and hydrogeological and geomorphological risk of the various locations: simply typing in the Map, viewable with an interface chosen between Google Maps and a digital orthophoto, the address of the building of interest. “The publication of this Map offers a consultation and knowledge sharing service on the territory also aimed at guaranteeing the citizen’s fundamental right to know the activities carried out by the Public Administration”, concludes the Extraordinary Commissioner Scalia.