spazio vuoto logo alto

ICONA Facebook    ICONA Youtube666666   ICONA Flickr666666   INGV ICONE ICS   INGV ICONE social 07   INGV ICONE social 06   ICONA Facebookr999999  INGV ICONE BSKY

Banner News

Un passo significativo nel campo della geodinamica profonda della regione mediterranea

Osservando i dati provenienti dai terremoti lontani (ovvero quelli verificatisi a distanza di oltre 1000 km dal luogo di osservazione), un team di sismologi dell’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV - OE), hanno ottenuto nuove informazioni sull’architettura del mantello superiore dell’Italia meridionale e, soprattutto, sulle possibili correlazioni tra faglie sismogenetiche già note al livello della crosta terrestre e strutture profonde che interessano il mantello superiore. 

Nello studio Seismic anisotropy to investigate lithospheric-scale tectonic structures and mantle dynamics in southern Italy appena pubblicato sulla rivista Scientific Reports del gruppo Nature, i ricercatori hanno individuato l’esistenza di una discontinuità del mantello terrestre profonda fino a circa 150-200 km, che sembrerebbe essere all’origine di un importante sistema di faglie che si propaga attraverso l’intera Sicilia, dalla zona a sud dell’Etna, in direzione ovest-nord-ovest, fino alla costa settentrionale.

“Le onde sismiche, attraversando tutto il pianeta, sono degli ottimi strumenti di indagine dell’interno della Terra”, afferma Luciano Scarfì, ricercatore dell’INGV e coautore dello studio. “In particolare, la direzione lungo la quale oscillano le particelle interessate dal passaggio delle onde sismiche (cosiddetta, ‘polarizzazione’), è indicativa della struttura del mantello superiore. In questo modo abbiamo ottenuto informazioni interessanti e dettagliate sull’assetto tettonico dell’Italia meridionale, collegando le strutture geologiche superficiali a quelle più profonde”.

“Lo studio è stato reso possibile grazie alla densità delle stazioni sismiche distribuite nel territorio e all’applicazione di metodologie che hanno permesso di analizzare un grande quantitativo di dati", aggiunge Carla Musumeci, ricercatrice dell’INGV e coautrice della pubblicazione.

“I prossimi passi prevedono l’utilizzo di tecniche avanzate per migliorare ulteriormente la conoscenza del quadro geodinamico del Mediterraneo centrale e delle relazioni che intercorrono tra tettonica e vulcanismo", conclude Marco Firetto Carlino, ricercatore dell’INGV e coautore dello studio.

Citazione: Scarfì, L., Firetto Carlino, M. & Musumeci, C. Seismic anisotropy to investigate lithospheric-scale tectonic structures and mantle dynamics in southern Italy. Sci Rep 13, 20932 (2023).
https://doi.org/10.1038/s41598-023-47973-1

Link allo studio:
Seismic anisotropy to investigate lithospheric-scale tectonic structures and mantle dynamics i southern Italy

Link utili:
Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV – OE)

CS Mantello terrestre

Modello schematico che illustra la dinamica e la struttura del mantello terrestre, interpretate sulla base dei risultati dello studio.