spazio vuoto logo alto

ICONA Facebook    ICONA Youtube666666   ICONA Flickr666666   INGV ICONE ICS   INGV ICONE social 07   INGV ICONE social 06   ICONA Facebookr999999  INGV ICONE BSKY

Banner Monitoraggio
Ring 1

Fig.1: Distribuzione delle stazioni della rete RING.

Ring 2

Fig. 2 - Esempi di monumentazioni geodetiche usate per la rete RING. A) stazione RING completa, B) antenna montata su pilastrino in cemento armato, C) antenna montata su tripode superficiale, D) antenna montata su edificio.

La Rete Integrata Nazionale GPS (RING): una rete per il monitoraggio in continuo delle deformazioni del suolo

Il monitoraggio delle deformazioni del suolo attraverso reti di stazioni Global Navigation Satellite System (GNSS) costituisce uno dei principali compiti istituzionali dell’INGV. Globalmente, i dati forniti dalle reti GNSS hanno permesso un significativo passo avanti delle conoscenze sui processi di accumulo e rilascio di deformazione, durante le varie fasi del ciclo sismico. Le motivazioni che hanno spinto alla realizzazione, e continua densificazione della rete RING sono legate alla necessità di meglio comprendere quali sono i tassi e le direzioni di spostamento dei blocchi crostali che compongono il complesso mosaico tettonico del Mediterraneo centrale, e misurare, con il maggior dettaglio spaziale possibile, i tassi di deformazione lungo la catene Appenninica ed Alpina, dove si concentra la maggior parte del rilascio di energia sismica nel nostro paese.

La rete RING è attualmente costituita da 207 stazioni GNSS attive in Italia, Grecia e Malta (Fig. 1). La rete è stata installata a partire dal 2004 per il monitoraggio delle deformazioni del suolo in aree non-vulcaniche. Alla RING, infatti, si associano reti GNSS più dense per il monitoraggio dei vulcani attivi. La rete RING è stata realizzata nell’ambito di varie convenzioni e progetti, molti dei quali, ormai, chiusi; tra questi, le convenzioni con DPC 2004-2006 e 2007-2009, i progetti PROSIS e FIRB finanziati dal MIUR, l’APQ Sicilia e recentemente il progetto Otrions e il PON Vulcamed. Nell’ambito del progetto PON-Grint, a partire dal 2019, è previsto un significativo aggiornamento del parco strumentale, oltre che ad una densificazione della rete.

La RING è gestita da personale afferente a diverse sezioni, ed in particolare all'Osservatorio Nazionale Terremoti (ONT), la Sezione di Bologna, l’Osservatorio Etneo (OE) e l’Osservatorio Vesuviano (OV). In particolare la manutenzione e gestione della RING è coordinata dall’Osservatorio Geodetico e Sismico di Grottaminarda che si avvale dei contributi della sedi di Roma e di Bologna per il Centro e Nord Italia e della sede di Ancona per l’area umbro-marchigiana, dall’OV e dall’OE, invece, per le stazioni GPS rispettivamente della Sicilia e dell’area campana. L’installazione di stazioni RING in Grecia e Malta sono il frutto di collaborazioni scientifiche rispettivamente con il National Observatory of Athens e l’University of Malta.

La quasi totalità dei sensori GNSS installati trasmettono i dati, sia in tempo reale che in quasi real time, presso le sedi di Roma, Grottaminarda e Ancona. Il sistema di trasmissione si avvale prevalentemente di vettori satellitari (TCP/IP, UDP, VSAT, Broadsat) e collegamenti internet o intranet, cablati o wireless (Wi-Fi e GPRS/UMTS).

Vista la complessità geologica del territorio italiano, le stazioni della rete RING sono state realizzate, negli anni, utilizzando diverse tipologie di monumentazione geodetica. In Fig. 2 ne sono riportati alcuni esempi. La maggior parte delle stazioni della rete RING sono state realizzate utilizzando un tripode superficiale in acciaio (http://ring.gm.ingv.it/?page_id=43#monuments).

Il controllo di qualità e l’archiviazione del dato GPS e delle informazioni ad esso relative viene fatto nella banca dati RING che è una infrastruttura tecnologica avanzata e finalizzata alla completa gestione e condivisione dei dati e del relativo contenuto informativo. I dati GPS delle stazioni RING, disponibili per l’intera comunità scientifica (http://gpsfree.gm.ingv.it), sono elaborati, assieme ai dati delle altre reti operative sul territorio nazionale, da tre Centri di Analisi organizzati per garantire il processamento secondo gli standard internazionali definiti dall'International GNSS Service (IGS) e tempi di latenza contenuti, compatibilmente con la disponibilità dei prodotti IGS richiesti dai software di elaborazione e dei dati giornalieri.