Il 29 settembre 1999, con il Decreto Legislativo n. 381 del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, nasceva l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, costituito dalla fusione di cinque Enti con l'obiettivo di raccogliere in un unico polo le principali realtà scientifiche nazionali nei settori della geofisica e della vulcanologia. Oggi l’INGV è una delle più importanti istituzioni al mondo in questi campi. All'INGV, inoltre, è affidata la sorveglianza della sismicità del nostro Paese e dell'attività dei vulcani italiani, attraverso reti di strumentazione tecnologicamente avanzate distribuite sul territorio e intorno ai vulcani attivi.
In occasione del ventennale dell’Istituto, presso la sede centrale si sono organizzate tre giornate ricche di appuntamenti. I festeggiamenti hanno avuto inizio con l’Open Day del 29 settembre, dove più di mille persone hanno seguito con grande interesse le attività didattiche dedicate alle ricerche sull’ambiente, sui vulcani e sui terremoti. A seguire, due giorni di appuntamenti istituzionali alla presenza delle Autorità.
Per il Ministro per i rapporti con il Parlamento Federico D’Incà, questi primi venti anni dell’INGV sono “Un traguardo storico per la comunità scientifica del nostro Paese, ma anche per le Istituzioni e per quanti ogni giorno lavorano alla prevenzione e alla gestione delle emergenze geologiche e ambientali che riguardano il nostro fragilissimo territorio. L’INGV”, prosegue il Ministro, “è un Istituto di eccellenza nel panorama internazionale che consente al nostro Paese di essere all’avanguardia nella ricerca geofisica e nello studio dei fenomeni legati alle tematiche ambientali. Un Istituto che, oltre a essere un faro per la ricerca scientifica e la prevenzione degli eventi, rappresenta un efficace polo di divulgazione nei confronti dei cittadini, che possono essere sempre più informati e in grado di apprendere notizie relative a risultati importantissimi e a fenomeni naturali. Prima non era mai successo, quello dell’INGV è un esempio che ha fatto scuola”.
Il Presidente dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Stefano Laporta, ha ricordato come i due Enti si possano considerare “cugini di ricerca” giacché collaborano da anni su vari fronti della ricerca scientifica. La loro attività è sinergica e porta ai migliori risultati internazionali. Negli ultimi tempi la collaborazione è stata ulteriormente ampliata anche con le ARPA regionali e attraverso la direttiva del Sistema nazionale di Allerta per i Maremoti indotti da sisma (SiAM).
Il Capo Dipartimento di Casa Italia, Roberto Giovanni Marino, ha evidenziato la capacità dell’INGV nel trasferire i risultati della ricerca scientifica ai cittadini e alle Istituzioni, aggiungendo che “Colpisce l’orgoglio presente in chi lavora all’INGV, consapevole di operare al servizio della nazione, sia nelle attività di ricerca e monitoraggio, sia nelle attività di divulgazione e comunicazione”.
Anche l’intervento del Presidente dell’Istituto Nazionale di Statistica, Gian Carlo Blangiardo, ha evidenziato la centralità dei cittadini, e ha sottolineato “L’importanza delle persone sul territorio, in quanto esposte ai cambiamenti. È necessario”, ha aggiunto il Presidente dell’ISTAT, “avere una fotografia della popolazione in termini di caratteristiche e collocazione e, soprattutto, avere a disposizione dati integrabili anche se provenienti da fonti diverse”.
Si è parlato anche di ricerca scientifica e di ricercatori: nel suo intervento, la Senatrice Maria Domenica Castellone ha evidenziato l’importanza di maggiori investimenti nella ricerca scientifica, tema a lei particolarmente caro in quanto ricercatrice “prestata” alla politica. Il suo impegno è quello di valorizzare al massimo la meritocrazia dei ricercatori italiani per far sì che il sistema Italia sia attrattivo.
Ha concluso la prima giornata istituzionale il Senatore Ruggiero Quarto: “L’INGV è una eccellenza scientifica, un punto di riferimento a livello internazionale. Da geofisico e Senatore della Repubblica, membro della Commissione Territorio, ambiente e beni ambientali, ho particolarmente a cuore le problematiche del territorio. Auguri per questi venti anni che hanno visto una fusione intelligente e produttiva dei cinque Istituti che hanno costituito l’INGV”.
L’Istituto opera in stretto contatto con il Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca e ha legami con il Dipartimento della Protezione Civile e con le altre autorità preposte alla gestione delle emergenze su scala nazionale e locale. Coopera inoltre con i Ministeri dell'Ambiente, della Difesa e degli Affari Esteri nel quadro di progetti strategici nazionali e internazionali.
Il secondo giorno di celebrazioni istituzionali del ventennale si è svolto alla presenza del Ministro del MIUR, Lorenzo Fioramonti, che ha tenuto un intervento di grande entusiasmo: “Colleghi ricercatori, siate orgogliosi di ciò che fate, è solo grazie alla curiosità, che è alla base del progresso scientifico, che facciamo grande l’Italia. Il futuro è nell’economia della conoscenza e del capitale umano. Non è più accettabile vedere giovani formati andarsene all’estero; è giusto vivere e viaggiare, ma ciò non deve essere una scelta obbligata imposta dall’alto. La ricerca e la scienza non conoscono confini, dobbiamo parlare con una sola voce e gridare che gli Enti di Ricerca sono il futuro di questo Paese. La scienza non esiste solo nei laboratori, entra nella vita di tutti e ha il compito e la missione di migliorarla. Ho a cuore il precariato, so cosa significa essere un precario della ricerca. La ricerca fa bene allo sviluppo della società, dobbiamo raccontarla, è l’unica via per migliorare la qualità di vita nel nostro Paese”.
L’INGV è Centro di Competenza del Dipartimento della Protezione Civile, per conto del quale mantiene operative attività di sorveglianza h24 ed effettua progetti di ricerca con obiettivi dedicati nell’ambito di specifiche convenzioni. Il Capo Dipartimento, Angelo Borrelli, presente al ventennale, ha evidenziato l’importanza della sinergia tra INGV e DPC: “Grazie per aver contribuito a far crescere il Sistema Nazionale di Protezione Civile, con l’INGV portiamo avanti un lavoro che ci consente di essere al servizio dei cittadini. Stiamo lavorando a una piattaforma automatica di allertamento della popolazione per tutte le emergenze che coinvolgono il Dipartimento”.
È seguito l’intervento del Comandante Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri Ciro D'Angelo: “I rapporti con l'INGV, sempre più stretti negli ultimi anni, trovano fondamento nelle caratteristiche proprie dell'Arma dei Carabinieri che, fin dagli anni Ottanta, ha visto le sue stazioni dislocate su tutto il territorio italiano diventare parte integrante del nascente Sistema Nazionale di Protezione Civile. L'impegno dell'Arma è quello di continuare ad affiancare enti come l'INGV nell’assistenza e nel supporto alle popolazioni residenti in aree colpite da calamità naturali”.
Massimo Inguscio, Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, ha concluso: “Le strategie che portano a razionalizzare, nel caso dell'INGV unendo in sé vari Enti, funzionano: questo compleanno che ho il piacere di festeggiare oggi insieme a voi ne è la dimostrazione. Spero che il Ministro Fioramonti riesca a sensibilizzare l'attuale classe politica sull'importanza del “reclutamento” dei giovani, anche nella ricerca. Ciò che muove tutto sono le idee: credo perciò che il futuro sia ricco di belle sorprese”.