La Sede di Roma dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ospita, tra gli altri, il Laboratorio di Geologia e Geotecnologie, che, grazie alle molteplici applicazioni della ricerca svolta al suo interno, consente ai ricercatori dell’Istituto di condurre sofisticate indagini utili all’approfondimento della conoscenza delle faglie attive sul nostro territorio. Abbiamo fatto qualche domanda al responsabile del Lab, Paolo Marco De Martini, per scoprire meglio le attività che si svolgono al suo interno.
Di cosa vi occupate nel Laboratorio?
Cominciamo col dire che nel Lab siamo una grande squadra: senza il contributo di ognuno non sarebbe possibile svolgere il lavoro che portiamo avanti ogni giorno. Oltre me, infatti, lavorano nel Lab anche i colleghi Paola Vannoli, Stefano Pucci, Carlo Alberto Brunori, Luca Pizzimenti, Riccardo Civico, Alessandra Smedile e Stefania Pinzi. Nel Laboratorio, articolato nei Laboratori di Cartografia e Foto Aeree, di Stratigrafia e Preparazione campioni, e di Topografia Digitale ad alta risoluzione, ci occupiamo del mantenimento, della gestione e dello sviluppo di un importante parco strumentale per la caratterizzazione di siti ad alta risoluzione (nei settori della geologia, geomorfologia, topografia e geofisica superficiale).
Che tipo di attività svolgete al suo interno?
Tra le tante attività, il Laboratorio si occupa di indagini geologiche, geomorfologiche, paleosismologiche e geofisiche per l’individuazione e la caratterizzazione di faglie attive e dei bacini sedimentari ad esse associati, unitamente allo sviluppo di nuove tecnologie per l’acquisizione, l’analisi e l’elaborazione dei dati.
Quali sono i principali strumenti presenti all’interno del Lab?
Il laboratorio dispone di strumenti, computer e software per l’acquisizione e l’elaborazione di dati topografici ad alta risoluzione (sub-metrica), tra i quali lidar (Light Detection and Ranging) sia aereo che terrestre, fotogrammetria digitale tramite droni e palloni aerostatici, GPS differenziale, che permettono ricostruzioni digitali in 3D del territorio, fedeli e in alta risoluzione. Inoltre rende fruibile due banche dati del GeoPortale Nazionale Cartografico (
Il laboratorio custodisce un prezioso archivio cartografico e di fotografie aeree analogiche, al quale si affianca una crescente collezione di foto digitali aeree e satellitari. Per poter visionare e lavorare con le fotografie digitali di nuova acquisizione nel Laboratorio è disponibile un computer dedicato corredato degli appositi software per la visione in 3D.
Ve ne sono degli altri?
Sì, il Laboratorio si avvale anche di tecnologie portatili (10 smartphone, equipaggiati con varie applicazioni) utili alla raccolta, georeferenziazione e condivisione in real-time del dato geologico (SiE-Emergeo Informative System), impiegate anche durante le fasi di emergenza sismica. Il Lab include, inoltre, tutto il materiale necessario alla preparazione di campioni sciolti per analisi micropaleontologiche e datazioni, nonché lo strumento LUMIREADER, che effettua misure granulometriche (da 0.2 micron a 2 mm), basato su tecnologia ottica a tre diverse lunghezze d’onda [nero (870 nm), rosso (630 nm) e blu (470 nm)]. Forniamo, infine, supporto hardware e software all’infrastruttura d’emergenza EMERGEO (http://emergeo.ingv.it/), che si occupa del rilievo degli effetti geologici cosismici superficiali prodotti da terremoti e maremoti sull'ambiente naturale, principalmente per fini di Protezione Civile, oltre che per scopi di ricerca. Tutte le richieste di strumenti e postazioni sono gestite grazie ad un calendario elettronico disponibile on-line.