Un catalogo illustrato sulla tradizione scientifica italiana, le competenze tecniche impegnate nell’invenzione della strumentazione e nella ricerca che ha consentito la nascita e lo sviluppo della sismologia e della meteorologia in Italia e all’estero. Mercoledì 27 maggio alle 17.00, presso la Sala del Refettorio Quattrocentesco di Palazzo Venezia - Via del Plebiscito 118, a Roma la presentazione del libro Dal cielo alla terra, meteorologia e sismologia in Italia dall’Ottocento a oggi, edito da Bononia University Press, a cura di Graziano Ferrari, Dirigente di Ricerca dell' INGV
L’Italia vanta una delle più antiche tradizioni al mondo di osservazione scientifica meteorologica e sismologica. A metà del XVII secolo nacque, infatti, a Firenze la prima rete meteorologica, comprendente stazioni di rilevamento italiane e straniere. Sempre in Italia, già dagli anni Trenta del XVIII secolo, iniziarono i primi concreti tentativi di registrare i terremoti, prima con semplici sismoscopi, poi nell’Ottocento e Novecento con strumenti sempre più sofisticati. L’intensa attività di progettazione di strumenti e di registrazione di fenomeni meteorologici e sismologici ha dato vita, nel nostro Paese, a una densissima rete costituita da osservatori pubblici o privati. Pur essendo così “distanti” fra loro i fenomeni osservati dalle due discipline, le rispettive comunità scientifiche hanno seguito percorsi a volte paralleli e a volte comuni. E’ una storia affascinante, poco nota, che questo libro esplora presentando gli strumenti, gli studiosi e alcune delle più prestigiose sedi dove questa storia è stata scritta. Gli strumenti qui raccolti, molti dei quali pezzi unici, o comunque molto rari, rappresentano anche uno straordinario patrimonio di beni culturali scientifici, per lungo tempo rimasto sommerso e a rischio di dispersione. Gli ultimi due secoli di storia della meteorologia e della sismologia in Italia, attraverso strumenti che nel tempo si sono evoluti e, da apparecchi per la sola osservazione e dei più diversi principi di funzionamento, si sono affermati come efficaci registratori, fino all’avvento dell’elettronica sono raccontati nel volume Dal cielo alla terra, Meteorologia e sismologia in Italia dall'Ottocento a oggi. Si tratta di un catalogo illustrato sulla tradizione scientifica italiana, le competenze tecniche impegnate nell’invenzione della strumentazione e nella ricerca che ha consentito la nascita e lo sviluppo della sismologia e della meteorologia in Italia e all’estero. Il volume, a cura di Graziano Ferrari dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), è un'iniziativa editoriale unica nel panorama nazionale e internazionale. Il catalogo, che contestualizza questa storia in un quadro geograficamente e cronologicamente più ampio, include numerosi contributi di specialisti del settore: la prefazione, curata da Mara Miniati, apre la strada a due distinti percorsi disciplinari. La prima parte del volume, dedicata alla Meteorologia, si articola in cinque capitoli: il primo, Sei e Settecento: i secoli della nascita della meteorologia scientifica, di Stefano Casati, illustra gli albori della meteorologia moderna e strumentale dal Settecento. Il secondo, Cenni di storia della meteorologia dei secoli XIX e XX, di Emilio Borchi e Renzo Macii, analizza le radici della meteorologia e delle reti meteorologiche dell’Ottocento e Novecento in Europa e in Italia. Il terzo capitolo è dedicato all’attività di ricerca dell’Osservatorio Ximeniano di Firenze, sede di una lunga e prestigiosa tradizione di studio e di osservazione in campo meteorologico oltre che sismologico. Gli ultimi due capitoli: Cenni sui costruttori di strumenti meteorologici, di Paolo Brenni e 74 schede su Gli strumenti della meteorologia, di Maria Carmen Beltrano, Emilio Borchi e Renzo Macii, raccolgono un’analisi dettagliata degli strumenti. La seconda parte è interamente dedicata alla sismologia: Osservazione strumentale dei terremoti dal XVIII al XX secolo di Graziano Ferrari, e 54 schede su Gli strumenti della sismologia di Graziano Ferrari, Silvia Filosa, Antonio Rossi, Anna Nardi dell’INGV e Rodolfo Console. Un’utile sezione bibliografica e un ricco apparato biografico a cura di Francesca Quareni, Graziano Ferrari e Monia Maresci completano il volume. Nato da un’iniziativa espositiva tenutasi a Firenze nel 2013, sotto il coordinamento scientifico di Graziano Ferrari e Gianfranco Vannucci dell'INGV, replicata per la sola parte sismologica a Torino nel 2014, questo catalogo è stato realizzato grazie al contributo di enti di ricerca nazionali e internazionali - uno fra tutti l'INGV - frutto di un’opera di censimento, recupero e valorizzazione scientifica e culturale di osservatori, strumenti e documentazione storica di due discipline delle scienze della terra, così importanti nella vita di tutti noi.