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Sono circa 40 le fotografie significative raccolte nell’album Terremoto in Italia centrale del 24 agosto 2016, M=6 - effetti del terremoto e rilievi INGV. Nei giorni seguenti il disastroso terremoto del 24 agosto 2016, che ha gravemente colpito l’Italia centrale tra Norcia e Amatrice, l’Istituto Nazionale di Geofisica (INGV) ha iniziato a mostrare le attività dei suoi ricercatori e tecnici impegnati sul terreno per il monitoraggio geofisico, attraverso la galleria fotografica presente nel social network Flickr.com (https://www.flickr.com/photos/ingv/).  Le foto, scaricabili in vario formato, sono state scattate dai ricercatori, tecnologi e tecnici dell’Istituto impegnati sul campo. “Con le fotografie di Flickr_INGV stiamo cercando di migliorare la informazione e la comunicazione dell’INGV su questo terremoto.  Le principali attività in corso da parte del nostro Ente sono illustrate attraverso immagini sul monitoraggio sismico, geodetico, geochimico e sui rilievi geologici e macrosismici. Ognuna delle foto pubblicate comprende una breve descrizione in doppia lingua e la località dello scatto”, dice il dr. Marco Anzidei. Dopo circa 30 giorni dall’evento, sono state effettuate circa 26.000 visualizzazioni. “Tra le più viste è Fratture superficiali cosismiche, con circa 2.000 visite. In questo stesso periodo, gli utenti hanno anche visitato le altre foto della galleria INGV, che attualmente conta un totale di circa 2.700.000 contatti”, continua Anzidei.

Tra le foto più cliccate, quella sui rilievi geologici sul monte Vettore lungo le fratture che si sono formate durante il terremoto:

(figura 1); quella sulle misure di deformazione del suolo orizzontale e verticale di diversi cm, che si sono verificate durante il terremoto, mediante tecniche Global Positioning System (GPS).

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Nella figura 2, una stazione di rilevamento collocata in area epicentrale; e, infine, quella sulle misure geochimiche delle acque delle sorgenti nella zona del terremoto di amatrice del 24 agosto 2016.news9 flickr2

Nella figura 3, una fase dei prelievi di acqua alla sorgente di Fontana Ceca (Montereale).

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Qui la portata dopo i terremoto è aumentata rispetto agli anni precedenti. Variazioni di portata di acque sotterranee sono state osservate anche in occasione di altri terremoti sia in Italia che nel mondo. “Come già avvenuto in occasione del terremoto dell’Emilia Romagna del 2011, questa raccolta sta contribuendo a rendere più consapevole la popolazione sulle attività e sul ruolo dell’INGV nella società”, conclude Marco Anzidei.