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flusso piroclasticoUn flusso piroclastico scorre lungo il versante sudoccidentale del vulcano Merapi (Java, Indonesia) nel maggio del 2006 (Photo by Tom Pfeiffer, Volcano Discovery, Getty Images).salone casa abbandonata Salone di una casa abbandonata nella cittadina di San Miguel Los Lotes, in gran parte sepolto dalla cenere dopo l’eruzione del Volcán de Fuego (Guatemala, giugno 2018 - foto by Daniele Volpe). La foto è arrivata seconda al Photo World Press 2019, nella Categoria "General news, singole".

Nel linguaggio comune, il termine “pericolosità” indica genericamente la possibilità che qualche accadimento o qualcuno costituisca un pericolo, o provochi un danno.
Tuttavia, quando parliamo di fenomeni naturali, questa parola assume una connotazione precisa: serve ad indicare la probabilità che un certo fenomeno si verifichi, in un dato intervallo temporale e in un determinato luogo, con una certa intensità. La stima della pericolosità vulcanica è un compito molto complesso. Lo stesso vulcano può generare eruzioni molto diverse, sia per dimensioni - ovvero, quantità/massa di magma coinvolto, anche riportata come “magnitudo” - che per quanto riguarda lo stile eruttivo (da effusivo fino a molto esplosivo, con tutta una gamma di esplosività intermedie). Persino nel corso di una singola eruzione possono susseguirsi e coesistere fenomeni molto diversi, ciascuno dei quali ha un diverso impatto sul territorio e i suoi abitanti. A causa di questa complessità, la pericolosità vulcanica non si può sintetizzare con un solo numero o una singola mappa. Per avere un quadro completo, è necessario considerare la pericolosità di ciascuno dei fenomeni attesi, alcuni dei quali possono verificarsi anche prima che l’eruzione abbia inizio.

I principali fenomeni pericolosi associati all’attività vulcanica sono:

flussi piroclastici (correnti piroclastiche di densità)
colate di fango (lahars) e alluvionamenti
ricaduta di balistici
dispersione e ricaduta di cenere e lapilli
colate di lava
formazione ed esplosione di duomi di lava
deformazione del suolo (anche pre-eruttiva)
terremoti vulcanici (anche pre-eruttivi)
emissione di gas vulcanici (anche pre-eruttivi)
collassi strutturali e di versante
maremoti di origine vulcanica

La pericolosità vulcanica viene tipicamente riferita e stimata per ciascuno dei fenomeni pericolosi sopra elencati. Ad esempio, la pericolosità da colate di lava è la probabilità che una determinata regione sia interessata dallo scorrimento di una colata di lava in un determinato intervallo di tempo.

In genere si distingue la pericolosità di lungo-termine, basata principalmente sulla storia eruttiva del vulcano, da quella a breve-termine, basata essenzialmente sui dati registrati dalle reti di monitoraggio e sorveglianza.

La pericolosità vulcanica è una delle tre componenti che determinano il rischio vulcanico.

Il rischio vulcanico, infatti, è dato dal prodotto di tre fattori: la pericolosità, il valore esposto e la vulnerabilità.
rischio = pericolosità x valore esposto x vulnerabilità

La pericolosità è la probabilità che un certo fenomeno pericoloso investa una certa area in un certo periodo di tempo.

Il valore esposto descrive cosa è esposto al pericolo. È dato dal numero di persone, dal numero e dalla tipologia delle costruzioni, dalla superficie di terreno agricolo, dalle infrastrutture, ecc., che sono presenti sul territorio potenzialmente investito dal fenomeno pericoloso.

La vulnerabilità è la percentuale del valore esposto che si stima verrà perduto per effetto di un determinato fenomeno pericoloso.