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Durante il 2021 la Rete Sismica Nazionale dell’INGV ha registrato in media 44 terremoti al giorno localizzati dalle Sale di Sorveglianza operative h24 dell’Istituto: circa 1 ogni 30 minuti. Per saperne di più abbiamo intervistato Maurizio Pignone, geologo dell’INGV, che ci ha fornito dei dati molto interessanti sulla sismicità che ha caratterizzato l’anno da poco concluso.

Maurizio, quanti terremoti sono stati localizzati dalle Sale Operative dell’INGV nel 2021?

pennino1Nel 2021 la Rete Sismica Nazionale (RSN) ha localizzato 16095 terremoti sul territorio italiano e nelle zone limitrofe. Una quantità di eventi di poco inferiore a quello del 2020 e che si mantiene stabile dal 2019, in calo rispetto agli anni 2016-2017-2018 caratterizzati dalla sequenza sismica in Italia centrale, iniziata il 24 agosto 2016. Il contributo di questa sequenza in termini di numero di eventi è comunque importante anche nel 2021, rappresentando ancora un valore molto elevato rispetto al totale della sismicità in Italia: circa il 30%.

Quando e dove sono avvenuti il primo e l’ultimo terremoto dell’anno?

Il primo terremoto dell’anno si è verificato nel modenese, a Pavullo nel Frignano (MO) di magnitudo 2.4. E’ avvenuto circa 1 ora e 3 minuti dopo dall’inizio del nuovo anno! L’area interessata è sismicamente piuttosto attiva, localizzata all’incrocio di diverse aree sismiche importanti.

L’ultimo invece ha interessato Sefro, in provincia di Macerata, ed ha avuto una magnitudo di 1.0 e si è verificato alle 23:31 del 31 dicembre 2021, a meno di mezz’ora dalla fine dell’anno. In questo caso l’evento è stato localizzato all'estremità nord dell’area interessata dalla sequenza sismica del Centro Italia, iniziata il 24 agosto 2016 con il terremoto di Amatrice e ancora attiva oggi.

Dove sono avvenuti gli eventi sismici più forti?

Nel 2021, così come nel 2020, gli eventi sismici più forti sono stati localizzati al di fuori del territorio italiano. Gli eventi sismici di magnitudo pari o superiore a 5.0 sono infatti avvenuti in Algeria, in Croazia e nel Mare Adriatico.

Il 6 gennaio si è verificato un terremoto di magnitudo 5.2 a pochissimi chilometri da Petrinja. L’evento è legato alla sequenza sismica iniziata in Croazia alla fine del 2020 con il terremoto di magnitudo 6.3 del 29 dicembre. 

Il 18 marzo, inoltre, si sono registrati i due terremoti sulle coste dell’Algeria, rispettivamente di magnitudo 6.2 e 5.3. Per il primo terremoto, il CAT-INGV ha emanato un’allerta tsunami di livello arancione (Advisory) per le coste dell’Algeria prossime all’epicentro e un messaggio informativo per le altre coste del mar Mediterraneo, Italia compresa.

Gli ultimi giorni del mese di marzo, infine, sono stati caratterizzati dalla sequenza sismica in Adriatico centrale, iniziata con il terremoto di magnitudo 5.2 del 27 marzo avvenuto a circa 80 chilometri dalle coste della Puglia garganica e dalle Isole Tremiti e una trentina di chilometri dall’isola croata di Lastovo.

La maggior parte dei terremoti avvenuti durante l’anno è stata avvertita dalla popolazione?

pennino1No, la grandissima parte dei terremoti localizzati in Italia nel 2021 ha avuto magnitudo pari o minore di 2.0, e non sono stati avvertiti dalla popolazione, salvo qualche eccezione in caso di ipocentri molto superficiali in prossimità di aree abitate, come ad esempio nelle aree vulcaniche della Campania. Per questo molti eventi non sono stati avvertiti dai cittadini.

Qual è stata la regione caratterizzata dal maggior numero di eventi sismici?

Anche quest’anno si conferma la Sicilia. La regione è stata infatti caratterizzata da 81 eventi di magnitudo pari o superiore a 2.5. Tuttavia, se contassimo anche i terremoti molto piccoli, il primato sarebbe condizionato dalla densità della rete sismica e “vincerebbero” Marche e Umbria con rispettivamente circa 3.000 e 5.000 eventi. Naturalmente per la Sicilia incide la presenza dell’Etna dove l’attività vulcanica è accompagnata da terremoti anche importanti. Nel 2021 sono state inoltre attive diverse aree nella parte orientale dell’isola, in quella settentrionale e nell’Arcipelago delle Isole Eolie.

E quella con il minor numero di terremoti?

La Sardegna! È la regione d’Italia più lontana dalle fasce in deformazione degli Appennini e delle Alpi, dove i grandi processi geologici, che pure l’hanno interessata in un intenso passato geologico neanche troppo remoto, sono rallentati. Ciò non vuol dire che la Sardegna non abbia una sua sismicità rilevante, come descritta in altri articoli, ma certamente è più rara che nelle altre regioni italiane. Contando anche le aree marine intorno all’isola, in 365 giorni del 2021 abbiamo registrato 7 terremoti di cui 5 in terraferma (in provincia di Nuoro) probabilmente da attribuire a scoppi di cava. Gli altri due sono avvenuti nel Mar Tirreno centrale, al largo di Tortolì, lungo il versante orientale dell’isola. Va anche ricordato che la copertura della Rete Sismica Nazionale sull’isola è piuttosto scarsa, quindi è possibile che piccoli terremoti non siano stati localizzati.

pennino1Per concludere, quali sono gli strumenti a disposizione del cittadino per conoscere meglio gli eventi che hanno caratterizzato il 2020?

La sismicità del 2021 registrata dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV viene mostrata in una mappa interattiva - dashboard, una story map di INGVterremoti

In questa applicazione sono rappresentati i terremoti di magnitudo superiore o uguale a 1.5, classificati e tematizzati in base alla loro magnitudo. Ogni evento può essere interrogato per visualizzare i relativi parametri ipocentrali. Nell’applicazione sono inoltre disponibili le infografiche che mostrano, per un’area scelta dall’utente, il numero di terremoti totali localizzati nel 2021, la magnitudo massima e la loro distribuzione nei 12 mesi dell’anno.

Link al Blog INGVterremoti:

Link alla mappa interattiva dei terremoti del 2021