
Il Festival
Torna a Genova dal 23 ottobre al 2 novembre il Festival della Scienza, una delle più importanti manifestazioni per la diffusione della cultura scientifica a livello internazionale.
Il Festival, giunto alla sua XXIII edizione, riunirà nel capoluogo ligure centinaia di scienziati, ricercatori, divulgatori, autori e artisti che, negli oltre 30 luoghi del centro cittadino scelti come palcoscenici dell’appuntamento, incontreranno il pubblico di curiosi e appassionati.
Oltre 300 eventi in programma tra conferenze, mostre, laboratori e spettacoli si avvicenderanno per declinare il tema di questa edizione, “Intrecci”, secondo prospettive inedite e avvincenti.
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) si conferma tra i protagonisti del Festival con appuntamenti volti a promuovere il dialogo tra cittadini e comunità scientifica.
Mostre
Terra - Il Pianeta in 5 sensi
23 ottobre - 2 novembre | giorni feriali: 9:00-16:00 | sabato e festivi: 10:00-19:00
Sala Dogana del Palazzo Ducale | Piazza Matteotti, 9
La Mostra, pensata sia per il grande pubblico che per le scuole, è un percorso che, attraverso un coinvolgimento multisensoriale, permette il riconoscimento diretto di importanti fenomeni naturali.
L’esposizione invita a riflettere su un tema fondamentale: le Geoscienze sono sempre intorno a noi, permeano la nostra vita, anche se spesso non ne siamo consapevoli, e possiamo riconoscerle attraverso i nostri sensi. La nostra interazione col Pianeta e i processi geologici è, di fatto, continua: pensiamo, ad esempio, all'olfatto e al legame sorprendente che ci offre con alcuni ambienti (dal terreno bagnato di pioggia ai gas emessi dai vulcani), o al gusto, in profonda relazione con la geologia attraverso i sapori dei vini, diversi a seconda delle caratteristiche dei terreni diversi su cui crescono i vigneti.
Nella Mostra dell’INGV i fenomeni geofisici e geochimici sono raccontati attraverso esperienze e installazioni disposte su tavoli tematici interattivi, lungo un percorso che dialoga col visitatore. La scoperta di fenomeni geofisici avviene attraverso esperienze la cui accessibilità permette a tutti e a tutte di poter usufruire degli spazi espositivi.
Conferenze
Tsunami: capirli per imparare a difendersi
25 ottobre | ore 16:00
Galata Museo del Mare, Auditorium | Calata De Mari, 1
I grandi tsunami hanno segnato la storia della Terra sin dall'antichità. Quasi 4000 anni fa, la grande esplosione del vulcano Thera che portò alla nascita dell'isola di Santorini, e lo tsunami che ne seguì, furono tra le cause che condussero alla fine della civiltà minoica.
Nei secoli successivi, altri grandi maremoti hanno generato inondazioni devastanti ma anche importanti avanzamenti della conoscenza scientifica, alimentando un acceso dibattito filosofico sulle cause delle catastrofi e sul nostro ruolo nella difesa dai rischi naturali.
Il terremoto e lo tsunami di Lisbona del 1° novembre 1755, per esempio, provocarono una discussione tra i maggiori filosofi del Settecento, tra cui Voltaire, Rousseau e Kant. Quasi tre secoli dopo, i sistemi di allerta tsunami sono oramai una realtà; eppure, quando nel 2004 si verificò il mega-terremoto di Sumatra, lo tsunami che ne seguì causò la morte di oltre 250.000 persone nei Paesi che affacciano sull'oceano Indiano, compresi quelli dell'Africa orientale.
Nei venti anni successivi, il sistema globale di allerta tsunami è cresciuto fino a interessare anche i nostri mari: il Mediterraneo è davvero a rischio? E i cambiamenti climatici che ruolo hanno, in tutto ciò? Questa conferenza cercherà di rispondere a queste e ad altre domande, raccontando, inoltre, come funzionano i sistemi di allerta rapida e quali sono i loro limiti.
Laboratori
Inter-risks Affrontare i rischi in modo consapevole
23 ottobre - 2 novembre | giorni feriali: 10:00-16:00 | sabato e domenica: ore 10:00-18:00
Galata Museo del Mare | Calata De Mari, 1
Affrontare un rischio naturale come un'alluvione, l'incendio di un bosco o un terremoto è una faccenda complicata: bisogna sapere come comportarsi, ma prima ancora è necessario sapere da quali rischi ci si deve difendere.
Il laboratorio, organizzato insieme al Dipartimento della Protezione Civile (DPC) e alla Fondazione CIMA, è rivolto agli studenti delle classi primarie e secondarie di primo grado, con l’intento di stimolare una riflessione sul rapporto con i rischi naturali, quando fattori tecnici ed emotivi si intrecciano tra loro dando origine a un’ampia gamma di emozioni e di comportamenti.
Grazie ai laboratori proposti sarà possibile imparare a usare strumenti pratici e teorici per analizzare il contesto in cui si vive, individuare i rischi di ogni territorio, riflettere sulle possibili minacce di diversi fenomeni naturali e sulle loro possibili conseguenze. Attraverso le buone pratiche della campagna “Io Non Rischio” i cittadini e le istituzioni possono assumere ruoli decisivi per costruire comunità più sicure e resilienti.