Nella tecnica LA-ICPMS vengono utilizzati i due strumenti di punta del Laboratorio: il laser UV ad alta potenza e focalizzazione GeoLas Pro ArF excimer laser 193 nm e lo spettrometro di massa al plasma Agilent-7500 CX ICPMS.
Il fascio laser colpisce il campione posto in una cella di ablazione e determina la sublimazione di un volume approssimativamente conico di materiale, avente larghezza e profondità di qualche decina di micron. Il particolato che si forma viene convogliato tramite un flusso di elio ultrapuro allo spettrometro ICPMS, dove viene effettuata la separazione delle masse elementari che lo compongono e dunque il loro riconoscimento, e infine la quantificazione mediante appositi standard di laboratorio certificati.
Il diametro dello spot utilizzato durante l’ablazione può essere ristretto fino a una dimensione di circa venti micron, consentendo un’indagine del campione estremamente dettagliata e permettendo l’identificazione di processi le cui evidenze vengono tracciate solo a una scala microscopica. Tale peculiarità costituisce una prerogativa di questa potente strumentazione, che contribuisce al suo largo impiego in svariati settori come quello biologico, medico, forense o dei Beni Culturali, oltre che nell’intero campo geologico e ambientale.