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il pennino del sismografo4

Tra i dati registrati dalla Rete Sismica Nazionale dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ce ne sono alcuni che non sono riconducibili ad eventi naturali. Può capitare, infatti, che alcune attività umane determinino dei segnali “sismici”, provocando un movimento che spesso non è percepito dalla popolazione ma viene rilevato dalle stazioni. Tra questi, alcuni segnali sono il risultato di attività molto piacevoli e di momenti di esultanza. Abbiamo incontrato il Direttore dell'Osservatorio Vesuviano dell’INGV, Francesca Bianco, che ci ha parlato dei “segnali sismici della felicità”.

Da cosa derivano questi segnali che non sono riconducibili ad attività naturale?

Esiste una vastissima gamma di sorgenti di segnali che derivano dalle attività legate all'uomo, una tra tante il traffico, sia veicolare, sia aereo, che in caso di rottura della barriera del suono può generare un segnale “sismico” rilevato dalle stazioni. Anche l'esultanza legata all'attività sportiva e alcuni eventi musicali, come i concerti, possono però generare segnali di tipo sismico... qui a Napoli ci è capitato in molte occasioni.

Quale è stata la prima volta che ti è capitato di scovare sui monitor un “segnale di felicità”?

Mi accadde per la prima volta tra gli anni Ottanta e Novanta, quando Diego Armando Maradona giocava per la squadra calcistica del Napoli. I salti della tifoseria partenopea, in visibilio all'interno dello stadio, producevano segnali di una ampiezza superiore al rumore di fondo. Dai nostri monitor sismici dell’epoca potemmo verificare che a generare un particolare segnale “sismico” era anche il tifo per il giocatore del Napoli Antônio de Oliveira Filho, noto come Careca, famoso per tiri particolarmente forti. Il coro a lui dedicato recitava “Carè Carè Carè, tira la bomba, tira la bomba!” e a quel punto il pubblico saltava. Ciò produceva un movimento che veniva puntualmente registrato. Erano chiaramente riconoscibili anche i segnali scaturiti dalle esultanze ai goal di Maradona.

Una volta acquisiti, come vengono classificati questi dati? Qual è il loro valore scientifico?

Questi dati non vengono inseriti nei nostri database in quanto non sono associati a eventi naturali. Vengono però analizzati e conservati, poiché abbiamo il compito di comprendere tutti i segnali che ci pervengono, da cosa sono dovuti e le loro diverse forme d’onda. Il tutto per poterci meglio focalizzare sul nostro obiettivo principale, i terremoti. Un riconoscimento scientifico di questi eventi è avvenuto dopo la conquista da parte della Nazionale di calcio italiana della Coppa del Mondo, nel 2006. Un lavoro del sismologo Marco Mucciarelli, pubblicato sulla rivista Seismological Research Letters, evidenziò come la sera del 9 luglio 2006 l'esultanza per la vittoria della Nazionale contro la Francia (la partita era terminata, ai calci di rigore, con la rete di Fabio Grosso che assegnò la Coppa del Mondo all’Italia) provocò un segnale che Mucciarelli chiamò “Football Quake”. Un evento analogo si verificò nel 2018, in occasione di una partita del Napoli allo Stadium di Torino. Il Napoli vinse contro la Juventus con l’indimenticabile goal di Kalidou Koulibaly, al 90esimo minuto. Anche in questo caso, nel momento del goal i sensori dell’area napoletana registrarono il segnale. Non necessariamente, quindi, i segnali del Football Quake sono prodotti all’interno di uno stadio. Possono essere generati anche dagli spettatori che, da casa, guardano la televisione.

il pennino del sismografo5Quali sono le altre ad attività “felici” che vi capita di visualizzare spesso sui monitor?

Altri eventi di questo tipo che generano segnali registrati dalle nostre reti di monitoraggio, e qualche volta anche avvertiti dalla popolazione, sono gli spettacoli musicali. È accaduto, per esempio, lo scorso 14 marzo in occasione del concerto di Salmo che si è tenuto al PalaPartenope di Napoli: abbiamo ricevuto molte telefonate delle persone della zona (quartiere di Fuorigrotta) che ci segnalavano delle vibrazioni. Ebbene, dietro queste vibrazioni c’era proprio lo spettacolo. Accadde lo stesso molti anni fa, in occasione di un mitico concerto degli Spandau Ballet ma anche quando si esibirono gli U2 e Caparezza. In tutte queste occasioni abbiamo registrato queste “vibrazioni” e spesso sono state percepite dai cittadini.

Sismogramma 1 - Registrazione dalla Sala di Monitoraggio INGV-OV all'urlo "Champions" in occasione della partita Napoli-PSG al San Paolo del 6 novembre 2018

Sismogramma 2 - Registrazione dalla Sala di Monitoraggio INGV-OV in occasione del concerto di Vasco Rossi del 3 luglio 2015