Cos’è l’Ocean Literacy e perché oggi è così importante? Lo abbiamo chiesto a Marina Locritani, ricercatrice dell’INGV della sede di Portovenere, da tempo impegnata in questi ambiti. Marina ci ha raccontato il suo lavoro di divulgatrice spesso a contatto con i più piccoli e ci ha spiegato il motivo per cui un’educazione “blu” che inizi dall’infanzia sia fondamentale.
Marina, cosa si intende per Ocean Literacy?
Ocean Literacy letteralmente significa “alfabetizzazione all’oceano”, cioè indica la necessità di far conoscere tutto ciò che riguarda le scienze marine. Questa necessità è emersa una ventina d’anni fa negli Stati Uniti, per porre l’attenzione sul fatto che l’insegnamento scolastico non includeva lo studio dell’oceano. Da allora, questa tematica è diventata sempre più importante ed è stata inserita in molti programmi educativi anche europei, ma purtroppo non ancora in Italia. L’Ocean Literacy ha l’obiettivo di spiegare il rapporto esistente tra noi, l’oceano e il pianeta, facendo riflettere sulla stretta relazione che c’è tra la vita sulla Terra e il ruolo essenziale che opera in questo la risorsa blu.
Perché oggi è così importante?
Nel 2021 entriamo nella Ocean Decade, che sarà un decennio dedicato alla protezione di mari e oceani, in cui saranno coinvolti la comunità scientifica, i politici, gli industriali e la società civile con lo scopo di individuare risposte efficaci ed urgenti che si traducano in cambiamenti reali per la salvaguardia dell’oceano. In questo contesto è chiaro che l’Ocean Literacy svolgerà un ruolo importante.
Nel tuo lavoro ti occupi anche di creazione di giochi didattico scientifici, una forma di divulgazione scientifica rivolta ai più piccoli. A che età, secondo te, i bambini sono pronti per comprendere certe dinamiche del nostro Pianeta? Che tipo di atteggiamento riscontrate?
Trovando la giusta chiave per attirare la loro attenzione, secondo me i bambini sin dall’asilo sono pronti a comprendere alcuni meccanismi che stanno alla base del funzionamento del nostro Pianeta. Sicuramente il gioco è molto utile per coinvolgerli ed interessarli. I bambini delle elementari sono molto curiosi e spesso sono partecipi. Talvolta fanno domande che possono far riflettere anche noi adulti e ci fanno capire quale sia il loro punto di vista sulle tematiche affrontate. Alle medie sono mediamente più distratti, mentre alle superiori l’atteggiamento è fortemente polarizzato: ci sono ragazzi interessatissimi e altri completamente disinteressati. Certo è che introducendo l’elemento della competizione si riesce a coinvolgere quasi tutti gli studenti di tutti i livelli scolastici.
Perché la divulgazione scientifica nell’ambito dell’Ocean Literacy è così importante?
Visto che le materie relative alle scienze marine non sono trattate nei curricula scolastici, è importante fare divulgazione scientifica per avvicinare gli studenti anche a queste tematiche e invogliarli ad intraprendere percorsi di studio universitari o future attività lavorative in questo ambito.
Come deve essere la divulgazione rivolta ai più piccoli?
Sicuramente è la sfida più grande: bisogna tradurre concetti complessi in esempi concreti e riconducibili alle loro esperienze dirette. I laboratori scientifici, che spesso coinvolgono in attività pratiche i bambini in prima persona, sono utilissimi a questo scopo. Il gioco e la competizione sono altri due elementi che possono facilitare il lavoro del divulgatore scientifico.
Cosa sono i Blue Jobs?
Le categorie di lavoro legate al mare spesso sono basate sullo sfruttamento dello stesso, con i Blue Jobs si vuole cambiare la prospettiva valorizzando opportunità di lavoro legate al mare che garantiscano la sostenibilità, l’educazione e la promozione del territorio. Allo stesso tempo si vuole sensibilizzare i lavoratori del mare con l’obiettivo di sviluppare una crescita sostenibile del settore marino e marittimo, stimolando l'occupazione per le future generazioni, rispettando contemporaneamente l'equilibrio dell'ecosistema marino.
Per concludere, i bambini sono i futuri cittadini di domani. Qual è il messaggio più importante da trasmettere loro sui temi della sostenibilità e della protezione degli oceani?
L’oceano custodisce la chiave per la vita sul nostro pianeta e bisogna conoscerlo, rispettarlo ed amarlo per cercare di preservarlo. Vorrei poter citare una frase di Paracelso che secondo me rappresenta l’essenza dell’Ocean Literacy «La maggiore conoscenza è congiunta indissolubilmente all’amore». Quindi dobbiamo far conoscere le scienze marine, per far innamorare i giovani: ciò che si ama solitamente si rispetta.
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