Lo spettrometro gamma è un sistema capace di reagire ai singoli fotoni che attraversano un suo “volume attivo” producendo un impulso elettrico opportuno.
Il volume attivo è un cristallo cilindrico di germanio iper-puro (HPGe) di diametro pari a circa 64 mm ed altezza 66 mm, mantenuto a una temperatura costante di circa -196° C mediante un sistema di raffreddamento a ricircolo di azoto liquido.
Il sensore viene innalzato all’interno della camera di piombo con un argano. Il campione da misurare, che può essere in matrice solida, liquida o anche aeriforme, si carica invece dall’alto, aprendo la pesante copertura del pozzetto in piombo e avendo cura di richiuderlo. La schermatura di piombo di 15 cm di spessore serve a isolare il più possibile il rivelatore dalle radiazioni esterne, sia ambientali che di derivazione cosmica.
Le potenzialità di tale strumento sono notevoli, in quanto è in grado di misurare qualsiasi tipo di campione. Inoltre, mentre nei rilievi in movimento il tempo di misura è necessariamente limitato (da pochi secondi nei rilievi aerei ad alcuni minuti per quelli a terra), nel caso del nostro Laboratorio non abbiamo particolari limiti: volendo, possiamo lasciare il campione in misura per giorni o, addirittura, per settimane. Questo permette di ottenere informazioni anche da sostanze che emettono pochi fotoni per unità di tempo (dette a bassa attività specifica) consentendo, quindi, determinazioni molto più precise.