I pericoli naturali e le risorse dell'ambiente marino sono i due moduli cardine del progetto MaTer (pianeta Terra-Mare), premiato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), nell'ambito del bando sulla Diffusione della Cultura Scientifica e Tecnologica del 2014. Nato sotto l'egida della Settimana del Pianeta Terra, MaTer è un pianeta dove Terra e Mare s'incontrano su un orizzonte fatto di consapevolezza verso i pericoli naturali e di capacità di apprezzare un uso sostenibile del territorio. In questo quadro s'innestano le sinergie dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile (ENEA) e Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) che hanno lavorato insieme ad alcune scuole della provincia de La Spezia per promuovere la cultura della prevenzione e della sostenibilità. Ma il progetto MaTer ha anche un gender value, dove il gruppo di lavoro presenta una singolare maggioranza femminile. Le ricercatrici degli enti di ricerca coinvolte sfidano le proprie competenze didattiche e comunicative per intervenire direttamente in aula presso le scuole di ogni ordine e grado per portare, con l'uso di materiali di facile reperibilità, la scienza oltre i suoi luoghi canonici varcando la soglia della realtà scolastica, là dove avviene la formazione delle generazioni future. Il progetto è un esperimento di peer-education, dove gli studenti del liceo scientifico Pacinotti (La Spezia), Parentucelli (Sarzana), dell'ISA 10 di Lerici e dell'ISA 2 di La Spezia rivestono il ruolo di guide delle mostre e dei percorsi attivi, con esposizione anche dei prodotti delle attività svolte in classe. Capofila dell’iniziativa, l'Istituto Comprensivo di Lerici (ISA 10), con due percorsi attivi di scoperta PIOVONO IDEE!, a cura dell’INGV, MARE: ACQUA CHE CI… SOSTIENE!, a cura di ISMAR-CNR e la mostra UN MARE DI RISORSE, a cura dell’ENEA”. “Con PIOVONO IDEE!”, spiega Giovanna Piangiamore, ricercatrice dell’INGV e coordinatore del progetto, “l'INGV affronta il rischio idrogeologico in modo interattivo. L'elemento di novità del percorso, la progettazione partecipata: modellini, giochi di ruolo e laboratori di manipolazione, workshop curati dai ragazzi delle scuole guidati dalle ricercatrici dell'INGV e da personale esperto in educazione ai rischi naturali dell’associazione ConUnGioco”.
Il progetto MaTer rappresenta anche una sintesi efficace della visione scientifica da un lato e umanistica dall'altro del rischio idrogeologico. Ai modellini e ai laboratori fondati sul rigore scientifico, si affiancano narrazioni e frame dei giochi di ruolo capaci di innescare quelle domande che spingono a riflettere sulla convivenza sostenibile con i pericoli naturali. “A concludere l’ultima fase del progetto, un ricco programma di appuntamenti nell’ambito della Settimana del Pianeta Terra, presso l’auditorium di San Terenzo (Piovono idee!), l’ex scuola primaria (Mare: acqua che ci… sostiene! e Un mare di risorse), l'ex-Oratorio Selaà di Tellaro e l’ISA 10 di Lerici (conferenze e proiezioni di filmati): dalle conferenze sui diversi aspetti dei pericoli naturali che caratterizzano la vita del nostro pianeta, agli effetti dei cambiamenti climatici sul nostro Mediterraneo e sulla geologia del territorio locale, fino alla proiezione di un documentario sul monitoraggio ambientale e alla citizen science”, prosegue la ricercatrice. Con la conferenza dal titolo “Ma(remoti)Ter(remoti): un pianeta "vivo", per fortuna!” il sismologo dell’INGV Nicola Alessandro Pino ha spiegato come eventi che possono risultare catastrofici, hanno avuto un ruolo determinante nell'evoluzione del nostro pianeta, rendendone possibile la vita. “Con il progetto MaTer, il MIUR ha voluto premiare un percorso già realizzato nel 2013 nell’ambito del progetto I laboratori della cittadinanza condivisa e partecipata - IV annualità (Direzione generale Terzo settore e Formazioni sociali - Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociale), sovvenzionato dalla Provincia di La Spezia e dal Progetto ERiNat (Educazione ai Rischi Naturali) grazie a un finanziamento dedicato alla promozione della portabilità per consentire una più agevole fruizione da parte dei cittadini e promuovere in questi uno ruolo attivo nella riduzione dei rischi naturali”, conclude Piangiamore.