Newsletter n.9
L’INGV all’Università di Cassino. Una nuova sede per le ricerche.
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- Scritto da Sara Stopponi
Tra i molteplici compiti istituzionali che caratterizzano la mission dell’INGV ci sono da sempre la stipula e il mantenimento di rapporti di collaborazione con altre realtà rilevanti del panorama scientifico nazionale e internazionale, come le Università.
Lo scorso 22 ottobre, nel corso di una giornata celebrativa che ha visto la partecipazione dei vertici delle due istituzioni coinvolte, l’Istituto ha ufficialmente inaugurato la sua nuova Sede presso l’Università di Cassino e del Lazio meridionale (UNICAS). Un passaggio fondamentale, che ha formalizzato una collaborazione in essere de facto da diversi anni e che ha rappresentato un’importante occasione di dialogo e di scambio tra due realtà in grado di operare sinergicamente nello studio della dinamica dei terremoti, dei rischi naturali e dell’ambiente.
Abbiamo incontrato Antonio Piersanti, Responsabile dell’Unità Funzionale Laboratori dell’INGV e tra i protagonisti della giornata di inaugurazione che si è svolta a Cassino, per farci raccontare di più sull’importanza della collaborazione dell’Istituto con l’UNICAS e con altre realtà del Paese per lo sviluppo e la crescita della comunità scientifica nazionale.
Antonio, cosa ha rappresentato la giornata di incontro tra INGV e UNICAS per l’inaugurazione della nuova Sede dell’Istituto presso i locali dell’Università?
Si è trattato di una giornata importante perché l’UNICAS, pur essendo una realtà di medie dimensioni all’interno del panorama universitario italiano, è in realtà un partner molto importante per la ricerca dell’INGV. Quella del cassinate, infatti, è una zona molto interessante dal punto di vista sismo-tettonico: con l’UNICAS stiamo collaborando per la realizzazione di un laboratorio naturale dedicato proprio allo studio dei fenomeni sismici.
In questo ambito le capacità e le competenze dell’INGV a livello infrastrutturale sono senza dubbio importanti ma per noi è fondamentale collaborare con realtà ben radicate nel territorio come l’UNICAS per cercare di realizzare dei progetti sempre più innovativi e utili alla società civile.
Come è nata questa collaborazione?
L’idea di aprire una Sede INGV presso l’UNICAS è nata nel 2018, ma affonda le radici molto più indietro nel tempo poiché è arrivata come frutto di una collaborazione decennale tra i due Enti.
Nello specifico, ho avuto il piacere di lavorare a lungo insieme al Professor Michele Saroli dell’UNICAS, e, come spesso accade, anche in questo caso una collaborazione tra singoli ricercatori si è ampliata nel corso del tempo finendo con l’essere messa ‘a sistema’. Nell’ambito di questo rapporto, abbiamo iniziato a studiare in maniera più dettagliata e mirata la fase di preparazione dei grandi terremoti in Italia. All’UNICAS abbiamo incontrato delle forze fresche e motivate, che ci hanno permesso di sviluppare un Progetto poi inserito nella Rete Nazionale di Monitoraggio del Radon (IRON).
Questa collaborazione poi si è estesa, toccando altri settori: è partita, come dicevo, dallo studio delle fasi preparatorie dei grandi terremoti ed è arrivata a toccare, da un punto di vista tanto scientifico quanto tecnologico, molti altri aspetti della ricerca nelle Scienze della Terra e nella protezione ambientale.
Quanto è importante supportare la ricerca in questi settori?
Direi che è molto importante, se non fondamentale. L’INGV, in particolare, è per il nostro Paese una realtà chiave nello studio delle Scienze della Terra: ci occupiamo di terremoti, ma anche di vulcani e di ambiente, coprendo quindi un ampio ventaglio di tematiche. L’Istituto ha il compito istituzionale di valorizzare le menti di chi lavora e opera al suo interno, ma anche di mettere a disposizione laboratori, attrezzature e macchinari sperimentali per permettere lo sviluppo della ricerca e far convergere le singole menti verso progettualità più grandi e a lungo termine.
Qual è l’auspicio di INGV e UNICAS per i prossimi anni?
Beh, l’inaugurazione della Sede INGV a Cassino ha istituzionalizzato il lavoro svolto fin qui e ha posto delle importanti basi per le attività ancora da svolgere: per noi si tratta quindi di un punto di arrivo, certo, ma anche e soprattutto di un punto di partenza, che ci offre la possibilità di fare il punto sulle cose importanti che sono già state realizzate e, al tempo stesso, di pianificare nuovi passi e nuovi obiettivi per cercare di rendere il nostro lavoro ancora più importante e in grado di favorire la sinergia tra la nostra realtà e l’UNICAS.
Inoltre, come ha ricordato il Presidente dell’INGV Carlo Doglioni nel corso della giornata di inaugurazione a Cassino, quella di radicarsi sempre di più nel sistema universitario italiano è una precisa scelta politica dell’INGV, fatta con l’obiettivo di potenziare la formazione e il rapporto con gli studenti per instaurare uno scambio costante che possa accrescere le nostre capacità scientifiche in settori, come quello dell’analisi dei rischi naturali, in cui realtà come l’UNICAS eccellono.