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Proseguono le importanti giornate di confronto scientifico rivolte ai ricercatori per fare il punto sui risultati dei principali progetti di ricerca dei Dipartimenti dell’INGV

Dopo l’appuntamento di Bagnoli (NA) dello scorso 18 novembre, proseguono le giornate di approfondimento scientifico volte al confronto tra i ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).

Le iniziative, promosse dall’Istituto, sono dedicate alla presentazione e alla discussione dei risultati raggiunti dai principali progetti di ricerca dipartimentali dell’INGV nei campi della sismologia, della vulcanologia e delle tematiche ambientali.

Le numerose sessioni in programma nelle varie giornate saranno coordinate dai referenti dei progetti e da esperti INGV che offriranno ai colleghi un quadro aggiornato sugli sviluppi delle linee e attività di ricerca dei Dipartimenti.

Di seguito il calendario delle prossime giornate di approfondimento.

24 novembre | Progetto AMUSED (A MUltidisciplinary Study of past global climatE changes from continental and marine archives in the MeDiterranean region), coordinato da Patrizia Macrì.

Con un approccio multidisciplinare allo studio dei cambiamenti climatici globali del passato, il principale obiettivo del progetto è stato ricostruire la variabilità climatica nell’area del Mediterraneo centrale durante il Quaternario medio-superiore, con un focus sull'Olocene, integrando dati paleoclimatici acquisiti in differenti contesti paleoambientali.

Link al sito di AMUSED 

24 novembre | Progetto MACMAP (A Multidisciplinary Analysis of Climate change indicators in the Mediterranean And Polar regions), coordinato da Antonio Guarnieri.

Il principale obiettivo di MACMAP è stato quello di studiare l’evoluzione del clima nelle regioni polari e in quella mediterranea attraverso l’analisi e l’integrazione di dati nuovi e già esistenti provenienti da modelli, osservazioni e informazioni storiche di carattere qualitativo. Il periodo di interesse è andato dal recente passato fino al prossimo futuro.

Link al sito di MACMAP

24 novembre | Progetto TROPOMAG (Influence of geomagnetic storms on the TROPOsphere dynamics: Can the Earth's MAGnetic field be considered a proxy of climate changes?), coordinato da Paolo Madonia.

Il progetto ha studiato gli effetti delle variazioni del campo magnetico terrestre sull’atmosfera e sulle condizioni meteorologiche per verificare se, come indicato da alcuni studi preliminari, si possano verificare incrementi di piovosità e anomalie del campo barico vicino al suolo in concomitanza con tempeste geomagnetiche, ovvero con disturbi del campo magnetico terrestre prodotti da un incremento delle interazioni tra il vento solare, la magnetosfera e la ionosfera.

Link al sito di TROPOMAG

26 novembre | Progetto FURTHER (The role of FlUids in the pReparaTory pHase of EaRthquakes in Southern Apennines), coordinato da Francesca di Luccio.

L'obiettivo di FURTHER è stato stabilire il ruolo dei fluidi nella fase preparatoria dei terremoti in Appennino meridionale studiandone l'intero percorso, dalla sorgente alla crosta superiore dove si verificano i maggiori terremoti, e utilizzando un approccio interdisciplinare che ha incluso dati sismologici, geochimici, geodetici e geo-spaziali. 

Link al sito di FURTHER

26 novembre | Progetto MUSE (Multiparametric and mUltiscale Study of Earthquake preparatory phase in the central and northern Apennines), coordinato da Enrico Serpelloni.

Questo progetto si è proposto di indagare i processi di fagliazione e l'evoluzione dei pattern di sismicità durante sequenze sismiche multi-scala, basandosi su cataloghi di terremoti ad alta risoluzione, incrociati con serie temporali multidisciplinari (geodetiche e geochimiche). 

Link al sito di MUSE

1° dicembre | Progetto IMPACT (a multidisciplinary Insight on the kinematics and dynamics of Magmatic Processes at Mt. Etna Aimed at identifying preCursor phenomena and developing early warning sysTems), coordinato da Eugenio Privitera.

Il progetto ha avuto l’obiettivo di migliorare la conoscenza delle parti intermedie e profonde del sistema di alimentazione dell’Etna e di rilevare e caratterizzare anomalie nelle serie temporali dei dati di monitoraggio, identificare fenomeni precursori delle eruzioni e sviluppare sistemi di allerta rapida.

Link al sito di IMPACT

2 dicembre | Progetto FIRST (ForecastIng eRuptive activity at Stromboli volcano: Timing, eruptive style, size, intensity, and duration), coordinato da Sonia Calvari.

FIRST ha rappresentato la naturale prosecuzione di diversi progetti precedenti finalizzati allo studio dello Stromboli per migliorare la capacità della comunità scientifica di prevedere l’attività eruttiva del vulcano in termini di variazioni dello stile eruttivo e di scala dell’eruzione futura attesa sulla base dei dati di monitoraggio e di altre osservazioni geofisiche e geochimiche.

Link al sito di FIRST

3 dicembre | Progetto UNO (UNderstanding the Ordinary to forecast the extraordinary: An integrated approach for studying and interpreting the explosive activity at Stromboli volcano), coordinato da Piergiorgio Scarlato.

L'obiettivo principale di UNO è stato ampliare la comprensione dell'attività ordinaria dello Stromboli (caratterizzata da esplosioni che lanciano balistici fino a poche centinaia di metri di altezza) e la sua relazione con gli stili eruttivi più pericolosi (tra cui colate laviche ed esplosioni maggiori o parossistiche con pennacchi eruttivi che possono raggiungere diversi chilometri di altezza).

Link al sito di UNO

 

Link utili:

Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)