Mt. Olympus - Pianeta Marte. Ingrandimento 1x (Credit: NASA/Goddard Space Flight Center Scientific Visualization Studio, and Virginia Butcher (SSAI)
Evidenze di attività vulcanica catturate dalla sonda Voyager 1 sulla luna di Giove, Io (Credit: JPL ref No. P-21334)
La presenza di vulcani non è limitata al Pianeta Terra. Le esplorazioni spaziali iniziate a partire dalla fine degli anni '60 e tuttora in corso, hanno fornito prove fotografiche e geomorfologiche di un passato vulcanismo sulla Luna, su Marte, su Venere e su altri corpi planetari (per es. Io, satellite di Giove). Durante le varie missioni di atterraggio lunare dell'Apollo, gli astronauti hanno raccolto molti chili di rocce vulcaniche. Gli studi sulle rocce portate nei laboratori della Terra hanno dimostrato che il vulcanismo lunare si è estinto da oltre 3.5 miliardi di anni, in conseguenza del rapido raffreddamento di questo piccolo corpo planetario. Quelle missioni hanno anche definitivamente scoperto che i crateri lunari, hanno un’origine da impatto, mentre le pianure scure - chiaramente visibili ad occhio nudo dalla Terra e definite Maria da Galileo - sono costituite da grandi accumuli di lave basaltiche.
Su Marte, la missione VIKING del 1976-1979, ha consentito di mettere a fuoco e studiare taluni vulcani presenti su Marte, che hanno rivelato una notevole somiglianza con quelli hawaiani. In entrambi i casi si tratta di vulcani a scudo, che hanno fianchi leggermente inclinati, grandi porzioni collassate - ossia caldere multiple al loro centro - e sembrano essersi edificati attraverso la sovrapposizione di molteplici colate di lava fluida (evidenziata dalle caratteristiche forme di flusso). La differenza più evidente tra vulcani marziani e hawaiiani è la dimensione: i vulcani a scudo marziani sono molto più grandi e possono raggiungere altezze di oltre 27 km e diametri persino di 550 km. Si stima che le rocce vulcaniche marziane costituiscano più del 50% della superficie di quel Pianeta.
Una delle maggiori sorprese proveniente dagli studi della geologia extraterrestre è stata che la maggior parte dei pianeti sono vulcanicamente "morti". Tuttavia, la delusione degli scienziati è stata almeno in parte compensata dalla scoperta di uno spettacolare vulcanismo su Io, dove si formano fontane di magma ricco di zolfo che arrivano ad altezze di centinaia di chilometri.