Gli strumenti di punta del MAPlab sono senza ombra di dubbio i droni, di cui ormai ne annovera una discreta flotta. Tra tutti il Mavic 2 Dual Enterprise dotato di due sensori, RGB e termico, è il drone più versatile, grazie ad esso oltre a poter fare fotogrammetria (tecnica che permette di restituire modelli 3D georeferenziati a partire da immagini) possiamo monitorare lo stato termico dei crateri e delle fratture. Un altro grande vantaggio di questo drone sta nelle ridotte dimensioni nel ridotto peso che ne consentono il trasporto comodamente dentro lo zaino.
Recentemente siamo stati contattati dalla Jcobs University Bremen per una collaborazione con ESA (European Space Agency), a Luglio verranno sull’Etna per testare una serie di rover che alluneranno e dovranno prelevare campioni lunari usando un braccio meccanico. I droni saranno pilotati da remoto da un astronauta che non si troverà sul sito di campionamento. La base topografica usata durante i test è stata fornita proprio dal MAPlab, è stata realizzata grazie a un drone Phantom 4 RTK. Hanno inoltre chiesto il nostro supporto logistico durante le operazioni anche per la valutazione della performance che sarà fatto sorvolando l’area di test.
Il Laboratorio di Cartografia è composto da Cristina Proietti tecnologo ed esperta GIS, Massimo Cantarero tecnico, pilota e istruttore di droni ed esperto progettatore, ed infine io, Emanuela De Beni ricercatrice esperta GIS e geologa di campagna, coordinatrice delle attività del laboratorio.