La prevenzione del rischio sismico passa attraverso la conoscenza del territorio e l’applicazione di norme edilizie adeguate. Il contributo di Giuseppe Mercalli, simbolo del sapere scientifico nello studio dei terremoti e delle eruzioni vulcaniche
Conoscere il territorio e costruire bene. Sono questi i capisaldi della cultura della prevenzione sismica introdotta da Giuseppe Mercalli, sismologo e vulcanologo italiano del XIX secolo. A lui il merito di aver intuito che il danno a persone e manufatti provocato dai fenomeni sismici dipende dalla morfologia del territorio e dalla qualità delle costruzioni. A poca distanza dal terremoto che ha devastato il Nepal, le indicazioni di Mercalli risultano ancora più attuali e richiamano l’attenzione sull’importanza della prevenzione.
“Mercalli”, afferma Andrea Tertulliani, ricercatore dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma (INGV), “comincia a diffondere l’idea di una prevenzione, distinguendo bene il ruolo dello scienziato, quale suggeritore, segnalatore del potenziale disastro, da quello dei politici e amministratori, quali esecutori di politiche di prevenzione”. Emblematico il titolo dell’articolo scritto da Mercalli dopo il terremoto di Casamicciola del 1883: Le case che si sfasciano e i terremoti. È questo terremoto a rappresentare il suo primo incontro diretto con il fenomeno sismico e ad accrescere la sua notorietà come sismologo. Dal 1883, fino alla sua morte nel 1914, quasi ogni terremoto italiano significativo è stato oggetto di studio da parte dello scienziato.
“La grande innovazione di Mercalli fu nel metodo: intuì che la chiave per la comprensione dei fenomeni era la loro osservazione sistematica sul campo e la classificazione delle loro caratteristiche”, prosegue il ricercatore. “A lui si deve il primo vero catalogo dei terremoti, terzo volume di un’opera sulla geologia italiana intitolata Vulcani e fenomeni vulcanici in Italia, pubblicato nel 1883. Si tratta del primo catalogo ragionato, il cui fine era quello di studiare la distribuzione e le caratteristiche dei terremoti italiani. La diffusione di questo nuovo criterio per l’analisi dei terremoti aprirà la strada agli studi di pericolosità sismica”.
Conosciuto in tutto il mondo per aver dato il suo nome alla scala per la misura dell’intensità dei terremoti, Mercalli è stato dunque un precursore dei concetti più moderni di prevenzione sismica insegnando, già ai suoi tempi, che è possibile difendersi dai terremoti.
La prevenzione passa anche attraverso la sensibilizzazione della popolazione e delle istituzioni sul rischio sismico. E’ nata con questo scopo la campagna informativa Io non rischio sulla prevenzione dei rischi naturali promossa dal Dipartimento della Protezione Civile e dall'INGV. “La prevenzione sismica riveste un ruolo molto importante”, conclude il ricercatore dell’INGV, “e va perseguita con tre diverse azioni: conoscenza del territorio e sua classificazione in diverse zone in funzione della pericolosità sismica, individuazione e applicazione delle norme edilizie più idonee e, infine, promozione di campagne di sensibilizzazione sul rischio sismico, per una maggiore consapevolezza del rischio e conoscenza delle azioni da adottare in caso di pericolo per limitare i danni”.