Un dibattito sulle due esperienze in materia di rischio sismico per migliorare le conoscenze reciproche e l'efficacia della prevenzione, in particolare su temi quali l'architettura conservativa, l'edilizia sismica e la protezione e restauro dei beni culturali
La Fondazione Italia Giappone e l'Ambasciata del Giappone, con il patrocinio dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e la collaborazione del Ministero degli Affari Esteri della Cooperazione Internazionale, in occasione del 150mo anniversario dalla nascita dei rapporti tra Italia e Giappone, ha organizzato alla Camera dei Deputati, un workshop sulla prevenzione del rischio sismico. L'evento, suddiviso in due sessioni, ha visto nella prima parte l'intervento di esperti di entrambi i Paesi, tra cui il Presidente INGV Carlo Doglioni e il ricercatore INGV Maurizio Pignone, mentre nella seconda un confronto di esperienze e di dibattito sulle “best practises” nipponiche per migliorare le conoscenze reciproche e l'efficacia della prevenzione. Sono state affrontate le tematiche dell'architettura conservativa, dell'edilizia sismica e della protezione e restauro dei beni culturali. Giappone e Italia, terre sismiche per eccellenza, hanno una lunga storia di studi e di ampie operazioni di soccorso. Numerosi sono gli episodi di solidarietà reciproca in occasione di calamità naturali: dal sisma dell’Aquila (2009) a quello del Tohoku (2011), fino ai recenti terremoti che hanno interessato l'Italia Centrale. Il Giappone ha sviluppato tecniche costruttive e di allarme avanzate per limitare il numero delle vittime e la rilevanza dei danni. In Italia si è aperto, dopo il terremoto dell'Aquila, un dibattito sulla revisione degli standard edilizi antisismici per applicarli su scala nazionale. L'incontro si è concluso con il saluto del Ministro Consigliere dell'Ambasciata del Giappone in Italia Yoshio Ando.