Ospitata dall’Osservatorio Vesuviano (OV) dell’INGV, la troupe della serie televisiva Secret of Underground, produzione Discovery Science Channel, per un documentario sulle attività di monitoraggio vulcanico dell’Istituto
Mostrare le attività di monitoraggio vulcanico, dall’installazione degli strumenti di misura, all’acquisizione del dato, per comprendere le correlazioni tra le variazioni dei parametri acquisiti e la dinamica vulcanica. È ciò che ha spinto il team di Discovery Science Channel a produrre un documentario nell’ambito della serie televisiva Secret of Underground. Ospitata dall’Osservatorio Vesuviano (OV), sezione di Napoli dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), la troupe, quasi tutta americana (Casey Dale, Regista; Meryl Grof, Prod. Manager; Isaac Mathes e Ben Sidoti, cameraman; Robert Nelson e Stefan Burns conduttori; Piero Parisi fonico; Federico Canciello assistente di produzione; Dario Canciello direttore di produzione) e formata anche da esperti nel settore del monitoraggio geofisico, ha eseguito, insieme a ricercatori, tecnologi e tecnici dell’Osservatorio Vesuviano, dei test di misure geofisiche presso il Vesuvio e i Campi Flegrei. Queste le attività: monitoraggio sismico presso il cratere del Vesuvio con l’uso di stazioni mobili; monitoraggio termico alla Solfatara con telecamera termica mobile e montata su drone e, infine, monitoraggio GPS (Global Positioning System) presso il Serapeo di Pozzuoli. Lo scambio di esperienze tra il team di americani e il personale dell’OV, ha dato spunti di riflessione su tematiche complesse ma in grado di appassionare e incuriosire il pubblico di non esperti. Quest’orientamento pratico alla divulgazione (in grado di mettere in luce il lavoro concreto dei ricercatori) può attrarre l’attenzione dell’ascoltatore su temi specifici delle Scienze della Terra e indirizzare i più giovani anche alla scelta degli studi.
L’esplorazione geofisica è una disciplina relativamente giovane e la sua applicazione nelle aree vulcaniche attive è fondamentale per ampliare la conoscenza dei fenomeni fisici che determinano il comportamento dei vulcani. Estendere la conoscenza di questa disciplina ai non addetti ai lavori è compito dei divulgatori scientifici, che devono avere non solo una grande dimestichezza della materia, ma anche la capacità di decodificare il linguaggio scientifico in un messaggio al pubblico chiaro e diretto, senza banalizzare il messaggio o renderlo poco attraente a chi ascolta. L’utilizzo della fiction è uno stratagemma usato in molti documentari per agevolare la decodificazione del messaggio scientifico. Tuttavia, anche in questo caso, si rischia di indirizzare l’attenzione del pubblico verso la drammatizzazione del fenomeno osservato, perdendo una parte essenziale dei contenuti reali. In questo senso la collaborazione tra ricercatori dell’OV e media è stata essenziale per bilanciare il messaggio da far arrivare al pubblico. Non va dimenticato che un Paese mostra il suo grado di modernità anche attraverso la divulgazione scientifica, un argomento che, purtroppo, in Italia è troppo spesso trascurato. Gli articoli scientifici pubblicati dai ricercatori sono senz’altro utili, se si punta l’attenzione sulla ricerca di base, ma non dicono molto su quanto un paese sia in grado di trarre profitto dalle idee prodotte. La circolazione di queste idee, al di fuori dei tavoli scientifici, è necessaria per far crescere, culturalmente ed economicamente, la società. Per questo l’INGV si è mostrato sempre aperto alla collaborazione con produzioni televisive scientifiche, e lo farà anche in futuro, per dimostrare che la ricerca scientifica e la diffusione delle informazioni che riguardano il monitoraggio e i rischi naturali sono fondamentali per far crescere la società.
Il documentario Secret of Underground sarà trasmesso il prossimo inverno su Discovery Science Channel.