Cibo, spettacoli, incontri, spazi istituzionali, attività per bambini alla Festa della Marineria, che si è tenuta la scorsa estate a La Spezia. Protagonista della manifestazione il Mare. All’iniziativa, non poteva certo mancare la sede di Portovenere dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), che ha partecipato alla kermesse con numerose attività rivolte ai più piccoli. Un modo per conciliare l’aspetto ludico con i contenuti scientifici attraverso 'Il Gioco del Polpo', una variante del gioco dell’oca in versione scientifica che, attraverso un percorso fatto di caselle colorate, permette al bambino di interrogarsi e apprendere tematiche legate al mare. Le domande associate alle caselle del gioco si riferiscono a tre temi specifici: spiaggia e scogli, mare profondo (colonna d’acqua) e salvaguardia dell’ambiente marino. “Onda su Onda” è l’altro appuntamento: un primo incontro con la fisica delle onde e del suono con piccoli esperimenti per la comprensione e la visualizzazione dei fenomeni ondosi. Proiettori acustici, idrofono, strumenti per la registrazione e l’analisi del rumore subacqueo guidano i ragazzi alla scoperta dell’Avatar del Mare.
“Cibo - Scienza - Sostenibilità: sono questi i richiami ai grandi temi di attualità presenti alla Festa della Marineria, dichiara Cosmo Carmisciano, Responsabile dell’Unità “Laboratorio Tecnologie Marine” INGV, Sede di Porto Venere. “Per quanto riguarda il cibo, l’anno di EXPO 2015 è un ideale collegamento che appare del tutto naturale. Per la scienza, invece, il territorio dello spezzino fa della Scienza e delle Tecnologia del mare due settori sui quali puntare per uno sviluppo futuro. E, infine, la sostenibilità, una grande sfida per garantire un mondo vivibile alle generazioni future”.
Al grande pubblico l’INGV si presenta, insieme a tutti gli altri attori istituzionali, con distribuzione di materiale informativo, filmati, video 3D e incontri con i ricercatori alla Casa della scienza e della ricerca.
“Una delle novità di quest’anno è stata presentata dall'OTO Melara: il battello SWAD, un sistema pattugliatore antipirateria progettato nell'ambito di un Progetto di Ricerca finanziato dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR) nel quadro delle attività del Distretto Ligure delle Tecnologie Marine (DLTM). Al progetto partecipa anche l’INGV per le applicazioni duali, in particolare per una piattaforma inerziale di secondo livello finalizzata a ospitare strumentazione scientifica per studi geologici e per prospezioni geofisiche per la ricerca petrolifera e mineraria”, conclude Carmisciano.