LABORATORIO DI SISMICA A RIFLESSIONE “SismoLab-3D

Laboratorio di Sismica a Riflessione “SismoLab-3D” | Sezione Roma 1
Il laboratorio di sismica a riflessione, denominato “SismoLab-3D”, è una infrastruttura ospitata nella sezione Roma 1 dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia finalizzata all’archiviazione, il processamento e l’interpretazione di dati di sismica a riflessione e all’analisi di pozzi di esplorazione, nonché all’analisi numerica dei prodotti derivati per studi di geologia, sismologia e sismotettonica.
Il laboratorio possiede strumenti avanzati per l’analisi di dati geofisici di sottosuolo e offre la possibilità di produrre modelli geologici 3D alla scala crostale.
Per queste finalità il laboratorio consente di utilizzare sia dati di disponibilità pubblica sia dati derivati dalla stipula di specifiche convenzioni o collaborazioni con enti esterni, pubblici e privati, e che possono essere soggetti a vario titolo ad accordi di riservatezza. In quest’ultimo caso il laboratorio si fa carico di gestire profili di accesso alle risorse informatiche con permessi specifici in base alla tipologia dei dati da utilizzare.
Il SismoLab-3D è stato istituito nel gennaio 2018 con la finalità di organizzare e centralizzare le risorse di dati e strumenti (hardware e software), nonché sviluppare le competenze tecnico-scientifiche già presenti nell’INGV nell’analisi di dati geofisici. Inizialmente il laboratorio ha operato in modalità distribuita e dal maggio 2021 dispone di un locale con tre postazioni di lavoro.
Per accedere al laboratorio, usufruire delle risorse a disposizione o attivare collaborazioni scientifiche, inclusi stage e tesi di Laurea o Dottorato, è sufficiente contattare uno dei componenti del gruppo di lavoro che lo gestisce.
Maggiori informazioni sul SismoLab-3D sono disponibili sul sito web dedicato.
Il gruppo di lavoro che gestisce il SismoLab-3D è composto da:
• Roberto Basili (coordinatore, Sezione Roma 1),
• Mauro Buttinelli (Sezione Roma 1),
• Luigi Improta (Osservatorio Nazionale Terremoti),
• Francesco Emanuele Maesano (Sezione Roma 1),
• Francesco Mazzarini (Sezione di Pisa)
• Roberto Vallone (Sezione Roma 1),
• Fabio Villani (Sezione Roma 1).
Reflection Seismology Laboratory “SismoLab-3D” | Section Roma 1
The reflection seismology laboratory, nicknamed "SismoLab-3D", is an infrastructure housed in the Roma 1 Section of the Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia aimed at storing, processing, and interpreting seismic reflection data and analyzing exploration wells, as well as performing the numerical analysis of derived products for geological, seismological, and seismotectonics studies.
The laboratory has advanced tools for the analysis of subsurface geophysical data and offers the possibility of producing crustal-scale 3D geological models.
For these purposes, the laboratory enables the users to access publicly available data and data derived from the stipulation of specific agreements or collaborations with external institutions, public and private, and which may be subject for various reasons to confidentiality agreements. In the latter case, the laboratory is responsible for managing access profiles to IT resources with specific permissions based on the type of data used.
SismoLab-3D was established in January 2018 to organize and centralize data resources and tools (hardware and software) and develop the technical-scientific skills already present in the INGV to analyze geophysical data. Initially, the laboratory operated in distributed mode, and since May 2021, it has had a function space with three workstations.
To access the laboratory, take advantage of the available resources or activate scientific collaborations, including internships and graduate or doctoral theses, contact one of the working group members that manage it.
More information on SismoLab-3D is available on the dedicated website.
The working group that manages the SismoLab-3D is composed by:
• Roberto Basili (coordinator, Section Roma 1),
• Mauro Buttinelli (Section Roma 1),
• Luigi Improta (Osservatorio Nazionale Terremoti),
• Francesco Emanuele Maesano (Section Roma 1),
• Francesco Mazzarini (Section Pisa),
• Roberto Vallone (Section Roma 1),
• Fabio Villani (Section Roma 1).
LABORATORIO DI GEOCHIMICA DEI FLUIDI
Acquisizione sul campo di dati geochimici (gas nel suolo, gas libero e campionamento acque). Fotografie delle attività di campagna nell'ambito delle attività di ricerca del Laboratorio di Geochimica dei Fluidi.
Field acquisition of geochemical data (soil gas, free gas e water sampling). Pictures of the filed surveys performed by the Fluid Geochemistry Laboratory in the frame of research activities.
Esempi di elaborazione dei dati geochimici sia delle acque che dei gas. Processing examples of geochemical data of groundwater and gas.
Figura 1 - Esempio di curva gascromatografica.
Figure 1 – Example of gascromatographic curve
Figura 2 - Gascromatografo CP4900 utilizzato per effettuare le analisi di laboratorio dei campioni di gas nei suoli, di gas libero e di gas disciolto nelle acque.
Figure 2 – CP 4900 Gaschromatograph used to carry out laboratory analyses of soil gas samples, free gas and dissolved gas in the groundwater.
Figura 3 - Esempio di curva di calibrazione.
Figure 3 – Example of calibration curve
Figura 4 - Gascromatografo Master TD della DANI a desorbimento termico.
Figure 4 - DANI Master TD gaschromatograph with thermal desorption.
Figura 5 – Schema semplificato della separazione delle sostanze all’interno della colonna cromatografica
Figure 5 – Simplified diagram of the separation of substances within the chromatographic column
Figura 6 – Esempio di cromatogramma
Figure 6 – Example of chromatogram
Figura 7 – Schema a blocchi di un moderno sistema per cromatografia ionica
Figure 7 – Block diagram of a modern ion chromatography system
Figura 8 – Cromatografo ionico Thermo Scientific ICS-900 e autocampionatore
Figure 8 –Thermo Scientific ICS-900 ion chromatograph and autosampler
Figura 9 – Cromatografo ionico Portlab S001.2 e autocampionatore
Figure 9 –Portlab S001.2 ion chromatograph and autosampler
Figura 10 – Esempio di cromatogramma e curva di calibrazione
Figure 10 – Example of chromatogram and calibration curve
Figura 11 – Titolatore da banco
Figure 11 – Benchtop titrator
Figura 12 – Unità di produzione di acqua ultrapura
Figure 12 – Ultrapure water production unit
LABORATORIO DI GEOCHIMICA DEI FLUIDI
Resp.: Dott.ssa Alessandra Sciarra
FLUID GEOCHEMISTRY LABORATORY
Resp.: Alessandra Sciarra
Il laboratorio di Geochimica dei Fluidi della Sezione di Roma1 è fornito di varia strumentazione per le analisi cromatografiche di acque e gas e per la determinazione dei parametri chimico-fisici delle acque, delle concentrazioni dei geogas e per la misurazione dei flussi di esalazione in campagna.
Il laboratorio di Geochimica dei Fluidi supporta la ricerca nell’ambito di una vasta gamma di argomenti relativi all’impatto ambientale come la contaminazione delle acque sotterranee e la valutazione delle emissioni dei geogas in atmosfera, all’analisi dei depositi di gas naturale, alla caratterizzazione dei fluidi da reservoirs petroliferi e geotermici, all'esplorazione mineraria, ai rischi naturali (natural hazard), nonché al monitoraggio in aree vulcaniche e sismicamente attive.
The Roma1 Section Fluids Geochemistry Laboratory is equipped with various instruments for water and gas chromatographic analysis, for determination of the chemical-physical parameters of the waters, the geogas concentrations and flux measurement in the field.
The Fluids Geochemistry Laboratory supports research in a wide range of topics related to environmental impact such as groundwater contamination and the evaluation of geogas emissions into the atmosphere, analysis of natural gas deposits, characterization of fluids from oil and geothermal reservoirs, to mineral exploration, to natural hazards, as well as to monitoring in volcanic and seismically active areas.
Finalità
Mantenimento, gestione e sviluppo del parco strumentale per la caratterizzazione geochimica di siti di interesse ambientale (terrestre e marino), vulcanico e sismico.
Fornire supporto alle attività di ricerca e di monitoraggio effettuate nell’ambito sia di progetti di ricerca nazionali ed internazionali che di sviluppo.
Aims
Maintenance, management and development of the instrumental fleet for geochemical characterization of study sites on environmental, volcanic and seismic settings.
Provide support for research and monitoring activities carried out in national and international research projects and development.
Tutte le richieste di strumenti e analisi sono gestite grazie ad un calendario elettronico disponibile on-line.
All the requests for instruments and analysis are managed by an electronic calendar available on-line.
GASCROMATOGRAFIA (Resp. Alessandra Sciarra)
GASCHROMATOGRAPHY (Resp. Alessandra Sciarra)
La gascromatografia è un metodo analitico largamente utilizzato per la separazione, l’identificazione e la determinazione quantitativa dei vari componenti presenti in una miscela allo stato gassoso. Tale metodo impiega un gas come fase mobile detto gas carrier, solitamente argon o elio, e sfrutta le diverse affinità delle molecole nei confronti di due diverse fasi: la fase stazionaria e la fase mobile. Il campione di gas è soggetto ad un flusso da parte del gas carrier (fase mobile) e viene indirizzato all’interno della colonna cromatografica dove sono presenti delle sostanze (fase stazionaria) in grado di separare le varie componenti della miscela gassosa. Alla fine della colonna sono presenti uno o più detector che traducono in un segnale elettrico la presenza di una sostanza. Il segnale elettrico, che può essere proporzionale alla concentrazione del componente rivelato o alla sua massa, viene trasformato generalmente in un grafico (gascromatogramma, Figura 1).
Gaschromatography is an analytical method widely used for the separation, identification and quantitative determination of the various components present in a mixture in the gaseous state. This method uses a gas as a mobile phase called carrier gas, usually argon or helium, and exploits the different affinities of the molecules towards two different phases: the stationary and the mobile phase. The gas sample is subject to a flow by the carrier gas (mobile phase) and is directed inside the chromatographic column where substances (stationary phase) are present capable of separating the various components of the gas mixture. At the outlet of the column there are one or more detectors that transform the presence of a substance into an electrical signal. The electrical signal, which can be proportional to the concentration of the detected component, is generally transformed into a graph (gaschromatogram, Figure 1).
Il laboratorio di gascromatografia della Sezione Roma1 è in grado di effettuare analisi chimiche quantitative delle specie gassose campionate durante la campagne di gas nel suolo, della fase secca gorgogliante da polle o acquiferi, dei gas disciolti nelle acque.
Il laboratorio è dotato delle seguenti strumentazioni:
1) Il microGC Agilent 4900 (Figura 2), uno strumento molto delicato e di elevata precisione, è dotato di un rivelatore a conducibilità termica (TCD). Questo detector corrisponde a differenze di conducibilità termica tra il gas di trasporto e i componenti del campione da analizzare. In un TCD il segnale generato dal passaggio del gas di trasporto è confrontato con quello di un gas (equivalente) di confronto. Il passaggio dei componenti del campione all’interno del detector provoca uno sbilanciamento del segnale proporzionale alla sua concentrazione.
Al suo interno presenta due differenti tipi di colonne:
1. Colonna Molsieve 5Å avente una lunghezza 20 m, ed è dedicata alla separazione delle seguenti componenti gassose: Elio (He), Neon (Ne), Idrogeno (H2), Ossido di Carbonio (CO), Azoto (N2), Ossigeno (O2) e metano (CH4).
2. Colonna PoraPlot Q (PPU) avente una lunghezza di10 m, dedicata alla separazione dei seguenti gas: Aria, Metano (CH4), Anidride Carbonica (CO2), Acetilene (C2H2), Etano (C2H6), Etilene (C2H4) e Acido Solforico (H2S).
La concentrazione dei campioni viene stabilita sulla base della curva di calibrazione (Figura 3) e del metodo costruiti precedentemente, per mezzo di gas standard appositamente analizzati, con concentrazioni delle varie specie variabili fra pochi ppm e il 100% in volume.
Gaschromatography Laboratory of the Roma1 Section is able to carry out quantitative chemical analysis of the gaseous species sampled during the soil gas surveys, of the bubbling phase from pools or aquifers, of the dissolved gasses in the waters.
Laboratory is equipped with the following instruments:
1) The Agilent 4900 microGC (Figure 2), a very delicate and highly accurate instrument, is equipped with a thermal conductivity detector (TCD). This detector corresponds to differences in thermal conductivity between the carrier gas and the components of the sample to be analyzed. In a TCD the signal generated by the transit of the carrier gas is compared with an equivalent gas. The transit of the sample components inside the detector causes an imbalance of the signal proportional to its concentration.
Inside it has two different types of columns:
1. Molsieve 5Å column having a length of 20 m is dedicated to the separation of the following gaseous components: Helium (He), Neon (Ne), Hydrogen (H2), Carbon Oxide (CO), Nitrogen (N2), Oxygen (O2) and methane (CH4).
2. PoraPlot Q (PPU) column with a length of 10 m is dedicated to the separation of the following gases: Air, Methane (CH4), Carbon Dioxide (CO2), Acetylene (C2H2), Ethane (C2H6), Ethylene (C2H4) and Acid Sulfuric (H2S).
The concentration of the samples is established on the basis of the calibration curve (Figure 3) and the previously constructed method, by means of standard gases with concentrations varying between a few ppm and 100% by volume.
2) Il gascromatografo a desorbimento termico Master TD della DANI, accoppiato ad un gascromatografo dotato di un rilevatore di cattura di elettroni (GC-ECD) Master GC della DANI.
Tale strumento permette di analizzare i perfluorocarburi presenti in traccia nei gas.
Tale analisi possono essere effettuate soltanto dopo aver campionato dalla sonda attraverso un tubo di silicone, e tubi di acciaio inossidabile (6,35 mm O.D. × 89 mm) imballati con CarbotrapTM 100 nero grafitizzato.
2) The DANI Master TD thermal desorption gas chromatograph, coupled with a gas chromatograph equipped with a DANI Master GC electron capture detector (GC-ECD).
This instrument allows to analyze the perfluorocarbons present in trace in the gases.
This analysis can be carried out only after sampling from the probe through a silicone tube, and stainless steel tubes (6.35 mm O.D. × 89 mm) packed with CarbotrapTM 100 graphitized black.
CROMATOGRAFIA IONICA (Resp. Daniele Cinti)
ION CROMATOGRAPHY (Resp. Daniele Cinti)
La cromatografia ionica (IC) è una tecnica analitica che permette di separare e riconoscere i costituenti chimici di una soluzione acquosa presenti in forma ionica. La separazione avviene tramite l’interazione tra un liquido (la fase mobile) ed un solido (la fase stazionaria), che porta ad una distribuzione in maniera differenziata dei componenti della soluzione sulla base della natura chimica delle sostanze ed il loro grado di affinità con le due fasi (Figura 5). La fase mobile (l’eluente) contiene e trasporta il campione da analizzare ed è costituita da una soluzione di carbonato e bicarbonato di sodio (Na2CO3/NaHCO3) per l’analisi degli anioni e una soluzione di acido metansolfonico (CH3SO3H) per quella dei cationi. La fase stazionaria, contenuta all’interno della colonna cromatografica, è costituita da granuli di materiale poroso insolubile che trasportano gruppi reattivi (amminici, carbossilici, solfonici) su cui sono legati in maniera labile ioni in grado di scambiarsi con gli ioni della fase mobile. È attraverso questo processo di scambio ionico tra gli ioni contenuti nella fase stazionaria e quelli contenuti nella soluzione acquosa che avviene la separazione degli ioni.
Ion-chromatography (IC) is an analytical technique able to separate and recognize the chemical constituents of an aqueous solution present in ionic form. The separation occurs through the interaction between a liquid (the mobile phase) and a solid (the stationary phase), which leads to a differentiated distribution of the components of the solution based on the chemical nature of the substances and their affinity with the two phases (Figure 5). The mobile phase (the eluent) contains and transports the sample to be analyzed and consists of a solution of sodium carbonate and bicarbonate (Na2CO3 / NaHCO3) for the analysis of anions and a solution of methanesulfonic acid (CH3SO3H) for the analysis of cations. The stationary phase, contained within the chromatographic column, consists of granules of insoluble porous material that carry reactive groups (amino, carboxylic, sulphonic) on which ions able of exchanging with the ions of the mobile phase are loosely bound. It is through this process of ion-exchange between the ions contained in the stationary phase and those contained in the aqueous solution that the separation of the ions takes place.
La presenza di un sistema di rivelazione (conduttimetrico, a infrarosso, ecc.) delle sostanze in uscita dalla colonna cromatografica consente di ottenere il cromatogramma (Figura 6), che è la rappresentazione grafica del processo di separazione attraverso il quale sono identificati i componenti della soluzione e ne sono determinate le concentrazioni relative. Sul cromatogramma ogni analita è rappresentato da un picco il cui tempo di uscita è funzione della velocità a cui esso viaggia all’interno della colonna cromatografica, che dipende dall’affinità della sostanza con le fasi mobile e stazionaria, e la cui area è funzione della concentrazione in soluzione.
The presence of a detection system (conductometric, infrared, etc.) of the substances leaving the chromatographic column allows to obtain the chromatogram (Figure 6), i.e. the graphical representation of the separation process through which the components of the solutions are identified and their relative concentrations are determined. On the chromatogram each ion is represented by a peak characterized by an exit time as a function of the speed at which it travels inside the chromatographic column, which depends on the affinity of the substance with the mobile and stationary phases, and an area as a function of its concentration in solution.
Lo schema a blocchi di un moderno sistema per cromatografia ionica è mostrato in figura 7. Il campione viene introdotto nel flusso dell’eluente mediante una valvola di iniezione, che non interrompe la continuità del flusso, e trasportato attraverso la colonna cromatografica dove ha luogo la separazione degli analiti. Gli analiti presenti nel campione viaggiano nella colonna a differenti velocità e raggiungono in tempi diversi un rilevatore a flusso posto a valle della colonna di separazione.
The block diagram of a modern ion chromatography system is shown in figure 7. The sample is introduced into the eluent stream by means of an injection valve, which does not interrupt the continuity of the flow, and is transported through the chromatographic column where the separation of the ions takes place. The ions in the sample solution travel through the column at different speeds and reach at different times a flow detector located downstream of the separation column.
Il laboratorio di geochimica dei fluidi della Sezione di Roma1 è dotato di 2 cromatografi: un Thermo Scientific Dionex ICS-900 (Figura 8) e un Portlab S001.2 (Figura 9). Entrambi consentono la separazione con eluizione isocratica, ossia usando un eluente la cui composizione non varia durante l'analisi, mentre la rivelazione avviene in cella conduttimetrica. In cromatografia ionica vengono analizzati i principali anioni (F-, Cl-, Br-, NO2-, NO3-, PO43-, SO42-, I-) e cationi (Li+,Na+, NH4+, K+, Mg2+, Ca2+) contenuti in soluzione acquosa. Applicazioni della cromatografia ionica sono principalmente analisi chimiche di acque naturali (acque sotterranee, termali, meteoriche, marine) per scopi di ricerca e monitoraggio geochimico e ambientale.
The Laboratory of Fluid Geochemistry of the Rome1 Section is equipped with 2 chromatographs: a Thermo Scientific Dionex ICS-900 (Figure 8) and a Portlab S001.2 (Figure 9). Both allow separation with isocratic elution, i.e. using an eluent whose composition does not vary during the analysis, while the detection takes place in a conductometric cell. In ion chromatography the main anions (F-, Cl-, Br-, NO2-, NO3-, PO43-, SO42-, I-) and cations (Li+,Na+, NH4+, K+, Mg2+, Ca2+) contained in water solution are analyzed. Applications of ion chromatography are mainly chemical analysis of natural waters (groundwater, thermal, meteoric, marine) for geochemical and environmental research and monitoring purposes.
Curve di calibrazione (Figura 10) vengono costruite giornalmente analizzando soluzioni standard a concentrazioni differenti e note di ciascuna specie ionica. Queste vengono utilizzate per determinare le concentrazioni ioniche di soluzioni acquose a concentrazione incognita.
Calibration curves (Figure 10) are constructed daily by analyzing 6 standard solutions at different and known concentrations of each ionic species. These are used to determine the ionic concentrations of aqueous solutions of unknown concentration.
ALTRA STRUMENTAZIONE
OTHER INSTRUMENTS
Altra strumentazione utilizzata per il campionamento e l’analisi di soluzioni acquose comprende piaccametri, conducimetri ed un titolatore da banco Metrohm Titrino 785 (Figura 11). Il laboratorio è inoltre dotato di bilancia tecnica (3 cifre decimali), cappa aspirante e unità di produzione di acqua ultrapura Millipore MILLIQ Direct Q-3 System (Figura 12).
Other instrumentation used for sampling and analysis of aqueous solutions includes pH meters, conductivity meters and a benchtop titrator Metrohm Titrino 785 (Figure 11). The laboratory is also equipped with a technical weight scale (3 decimal digits), extractor hood and Millipore MILLIQ Direct Q-3 System ultrapure water production unit (Figure 12).
LABORATORIO EFFETTI DI SITO

Alla scoperta delle proprietà sismiche del sottosuolo di Roma - TGweb GEOSCIENZE News (14 aprile 2021)"
"Discovering the seismic properties of the subsoil of Rome - TGweb GEOSCIENZE News (April 14, 2021) "
link al documento di approfondimento:
Afferenti al Laboratorio ESITO durante una riunione organizzativa (Avezzano, 21/02/2018)Personnel of the ESITO Laboratory during an internal meeting (Avezzano, 21/02/2018)
Array lineare di geofoni verticali per Multichannel Analysis of Surface Waves (MASW; Atina 24/10/2019)Linear Array of vertical geophones for Multichannel Analysis of Surface Waves (MASW; Atina 24/10/2019)
Array lineare di geofoni verticali per Multichannel Analysis of Surface Waves (L’Aquila 05/12/2012 )Linear Array of vertical geophones for Multichannel Analysis of Surface Waves ( L’Aquila 05/12/2012)
Stazioni sismiche (velocimetri e acquisitori MarsLite e Reftek130) durante un test di verifica del funzionamento (huddle test)Seismic stations (velocimeters, accelerometers and MarsLite e Reftek130 digitizers) during an huddle test of the equipment of the laboratory
Installazione di stazioni sismiche ad Amatrice, dopo il terremoto Mw 6.0 del 24/08/2016 (settembre 2016)Installation of seismic stations at Amatrice (network 3A), after the Mw 6.0 earthquake of Central Italy of 24/08/2016 (september 2016)
Campagna di sismica attiva nel “Passaggio di Commodo”, Colosseo, Roma, 24/06/2014 Active seismic survey in the “Passaggio di Commodo”, Colosseum, Rome, 24/06/2014
Attività di divulgazione (visita del Presidente della Repubblica, 24/01/2018)Open day at INGV. Showing the activity of the team to the President of the Italian Republic Sergio Mattarella, 24/01/2018.
Il Laboratorio per lo studio degli effetti di sito ESITO fa parte delle infrastrutture della Sezione di Roma 1 dell’INGV ed è dotato di strumentazione utilizzabile nell’ambito di progetti e di proposte di ricerca, tesi di laurea e di dottorato, attività di servizio riguardanti i seguenti campi di attività:
● esperimenti specifici di risposta sismica locale e di caratterizzazione sismica di sito, inclusi siti suscettibili a fenomeni di liquefazione e movimenti franosi
● studi di Microzonazione Sismica (attività propedeutiche e di formazione)
● emergenze sismiche nell’ambito dei gruppi di emergenza
● partecipazione ad esperimenti specifici per progetti nazionali e internazionali o per attività di servizio
● attività divulgative (third mission)
Il Laboratorio ESITO è diviso in tre unità ubicate nelle sedi di Roma, Grottaminarda e L’Aquila. Il Laboratorio assicura il mantenimento e il corretto funzionamento della strumentazione sismica ubicata nelle tre unità, e testa anche nuova strumentazione e pacchetti di analisi, sperimentando sistemi avanzati di acquisizione dati in campagna. L’accesso e l’uso della strumentazione viene regolato dal seguente regolamento
("Regolamento Laboratorio Effetti di SITO Modulo Richiesta prestito").
ESITO is a laboratory devoted to the study of site effects, and it is one of the infrastructures of the Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV, ROMA1 Section). The laboratory employs seismic instruments that are used in national and international projects and research studies, thesis and emergency activities. In the following the main areas of investigation supported by the ESITO laboratory:
● Specific experiments for the study of local seismic response or seismic site characterization, including sites prone to liquefaction or instability phenomena
● Studies related to Seismic Microzonation
● Seismic emergency (in cooperation with the EMERSITO INGV-emergency group)
● Field experiments within national and international projects
● Participation to workshops and meetings dedicated to public and schools (third mission)
The ESITO laboratory is organized in three units based in the INGV offices of Roma, Grottaminarda and L’Aquila. The laboratory ensures the maintenance and the proper operation of the seismic instruments, and also the testing of new instruments and softwares, including advanced data analysis and acquisition systems in the field surveys. The access and the use of the laboratory equipment is regulated by means of a registered document
(Regulation of ESITO, in Italian , Loan Form) .
Effetti di sito
Site Effects

Immagine tratta da “Guida per gli animatori” della Mostra “Attenti agli Elementi. Dettagli che salvano la vita”
Picture redrawn from “Guida per gli animatori” of the event “Attenti agli Elementi. Dettagli che salvano la vita”
Lo scuotimento del terreno è fortemente influenzato, oltre che dalla sorgente del terremoto e dal percorso di propagazione, anche dalle condizioni geologiche, geomorfologiche e geotecniche che le onde sismiche incontrano attraversando gli ultimi strati di terreno prima di arrivare in superficie. Il moto sismico può subire delle notevoli modifiche in termini di ampiezza, contenuto in frequenza e durata dello scuotimento. Tutte queste variazioni vengono indicate come effetti di sito.
Per esempio, gli effetti di sito causati dalla presenza di formazioni geologiche poco compatte (alluvioni, depositi sedimentari, ecc.) su formazioni più rigide, si traducono in un’amplificazione delle onde sismiche in alcuni intervalli di frequenza, che è tanto più grande quanto maggiore è il contrasto di proprietà meccaniche tra i diversi strati. Questo tipo di fenomeno è anche noto come amplificazione stratigrafica. Fenomeni di aggravio del moto sismico possono essere anche prodotti da onde superficiali che si propagano all’interno di bacini o dalla presenza di irregolarità topografiche.
Un altro fenomeno rilevante tra gli effetti di sito è quello causato dal comportamento non-lineare dei terreni, fino ad arrivare alla liquefazione, che può avvenire al passaggio dell’onda sismica nei terreni dove è presente un livello sabbioso saturo d’acqua e a piccole profondità.
Il laboratorio ESITO è un'infrastruttura dell’INGV con strumentazione e personale impegnato nello studio degli effetti di sito; la loro valutazione e conoscenza è fondamentale per la mitigazione degli effetti dell'azione sismica sul costruito e sull’ambiente.
The ground motion during earthquakes is strongly dependent on the seismic source and travel path of the seismic waves. The geological, geomorphological and geotechnical properties related to the uppermost near-surface layers are also important in modifying the seismograms recorded by seismic stations. The ground shaking in presence of site effects can be largely amplified with respect to a reference site, in terms of spectral contents, amplitude levels and motion duration. Such magnification phenomena are generally known as site effects.
For example, site effects are mostly observed in presence of soft deposits characterized by low velocities (alluvial, sedimentary deposits, soft clay, etc..) overlaying stiffer layers: the magnification effect is generally larger when the impedance contrast increases between soft and stiff layers (stratigraphic amplification). Site effects can be also related to multiple reflections and surface waves travelling within the basins, or waves scattered from irregular topographies. A further significant typology of site effects during an earthquake is related to the subsoil non-linearity that can provide liquefaction, with water-saturated unconsolidated sediments that reach a soil rigidity nearly to zero.
The ESITO laboratory groups mostly personnel and seismic instrumentation of INGV-ROMA1 that is focused mainly on study on site effects: research activities and case studies are important to a better knowledge of these phenomena, and to mitigate their effects on the environment, cities and infrastructures.
TEAM
Paola Bordoni, Technologist
Fabrizio Cara, Researcher
Rocco Cogliano, Technical Assistant
Giovanna Cultrera, Senior Researcher
Giuseppe Di Giulio, Researcher (Head of the laboratory)
Daniela Famiani, Technologist
Antonio Fodarella, Technical Assistant
Alessia Mercuri, Researcher (Responsible of the unit in Rome)
Giuliano Milana, Senior Technologist
Stefania Pucillo, Technical Assistant
Gaetano Riccio, Technical Assistant (Responsible of the unit in Grottaminarda)
Maurizio Vassallo, Researcher
Marta Pischiutta, Researcher (sez. Roma2)
Luca Minarelli, Researcher
Sara Amoroso (Researcher from University of Chieti-Pescara associated to INGV)
Salomon Hailemikael (Researcher)
PROGETTI DI RICERCA
Contributing projects to the laboratory or supported by the ESITO laboratory.
304 Conv. INGV-DPC (All.A Emergenze WP 9.2);
520 Conv. regione Molise “Microzonazione sismica abitati provincia di Isernia- Collaborazione di ricerca - supporto scientifico”;
542 FIRB-Abruzzo “Indagini ad alta risoluzione per la stima della pericolosità e del rischio sismico nelle aree colpite dal terremoto del 6 aprile 2009”;
865 FISR-2016 “Centro di studio e monitoraggio dei rischi naturali dell'italia centrale”;
972 Conv. INGV-DPC B2 2019-21, WP1 Task 2 “Caratterizzazione siti accelerometrici”;
905 MZS Amatrice “Attività propedeutiche alla microzonazione sismica del Comune di Amatrice”;
906 MZS Casamicciola “Attività propedeutiche alla microzonazione sismica del Comune di Casamicciola Terme (NA);
911 MZS UMBRIA-MARCHE-LAZIO-ABRUZZO ” Microzonazione sismica terzo livello dei comuni colpiti dai sismi del 24 agosto 2016 e del 26 e 30 ottobre 2016”.;
929 EDI-SECUR “Sviluppo di un innovativo sensore ottico per il monitoraggio del comportamento dinamico di edifici in area sismica”;
947 MISE-DGSAIE “Accordo operativo tra MISE DGSAIE e INGV per studi sulla risposta sismica dell'area dell'impianto di spinta di Sulmona”;
963 Microzonazione Avezzano Livello 3 “Convenzione per la realizzazione di indagini geofisiche di supporto alla Microzonazione Sismica di Livello 3 nel Comune di Avezzano (Aq)”;
979 PON-GRINT “European plate observing system GRINT”;
1011 MZS-III ISCHIA “Microzonazione sismica Livello-III Comuni di Casamicciola Terme, Lacco Ameno e Forio”;
FACILITIES
The instrumentation is organized and managed in three units of INGV (Roma, L’Aquila and Grottaminarda) and is actually composed of :
- seismic digitizers (Reftek 130, Lennartz Marslite, Quanterra Q330 e Kinemetrics Etna)
- accelerometers and velocimeters (Kinemetrics Episensor, Lennartz 5s)
- multi-channel system (three Geodes by Geometrics) with vertical and horizontal geophones; set of cables with different spacings, tools (sledge hammer and plates) for active shots to generate P and S waves, minigun source etc.
- system for electric tomography (Syscal R2 equipment managed in cooperation with Roma2 Section)
- other devices and dedicated tools such as batteries, solar panels, gps, tablets, mass storages, etc..
.
ATTIVITÀ (dal 2016)
List of experiments
- Seismic characterization of stations (within activity of DPC_INGV All B2): Campotto Po CMPO-IV, Città di Castello CDCA-IV, Castelnuovo Assisi CSA-IT, Norcia NRCA-IV, Arquata RQT-IT, Montereale MTR-IT, Mascioni MSC-IT, Antrodoco ANT-IT, Roma sede ROM9-IV, Lanuvio LAV9-IV, Ortucchio ORC-IT , Ischia IOCA-IV e CML-IT, TERO-IV, TER-IT, , BIOG-IV, SULP-IT , ATI-IT, SORA-IT, RMMR-IT
- Topographic effects: Amandola, Civitella del Tronto and Montereale (EMERSITO)
- Sites prone to liquefaction: Bondeno (FE) and Mirabello (FE) with blast tests, Avezzano, Bordano (Udine)
- Seismic local response: Bondeno (FE) e Mirabello (FE) for blast test, L’Aquila, Chieti, Sulmona and Arpino
- Temporary network installed during seismic emergency (cooperation with EMERSITO): Network XO of Amandola, Civitella del Tronto e Montereale, Network 3A with 31 stations installed for microzonation activity (EMERSITO)
- Building analysis: Rieti with EdiSECUR Project
- “Complex” site effects: Amatrice
- Reconstruction of buried geological geometry: Castelluccio di Norcia, Norcia, Castelnuovo Assisi, Avezzano , Roma

List of peer-reviewed papers (with the support of the laboratory)
2020
- Di Giulio, G., Ercoli, M., Vassallo, M. and Porreca, M., 2020. Investigation of the Norcia basin (Central Italy) through ambient vibration measurements and geological surveys. Engineering Geology, 267, p.105501.
- Famiani, D., Brunori C. A., Pizzimenti L., Cara F., Caciagli M., Melelli L., Mirabella F., Barchi M. R. 2020, Geophysical reconstruction of buried geological features and site effects estimation of the Middle Valle Umbra basin (central Italy) Engineering Geology, 269,, p. 105543
- Di Naccio, D., Famiani, D., Liberi, F., Boncio, P., Cara, F., De Santis, A., Di Giulio, G., Galadini, F., Milana, G., Rosatelli, G., Vassallo M. 2020, Site effects and widespread susceptibility to permanent coseismic deformation in the Avezzano town (Fucino basin, Central Italy): Constraints from detailed geological study, Engineering Geology, 270,, p. 105583
- Rollins, K. M., Amoroso S., Milana, G., Minarelli, L., Vassallo, M., and Di Giulio G. 2020. Gravel Liquefaction Assessment Using the Dynamic Cone Penetration Test Based on Field Performance from the 1976 Friuli Earthquake, Journal of Geotechnical and Geoenvironmental Engineering 146(6),
2019
- Cara, F., Cultrera, G., Riccio, G., Amoroso, S., Bordoni, P., Bucci, A., D’Alema, E., D’Amico, M., Cantore, L., Carannante, S. and Cogliano, R., 2019. Temporary dense seismic network during the 2016 Central Italy seismic emergency for microzonation studies. Scientific data, 6(1), pp.1-15.
- Milana, G., Cultrera, G., Bordoni, P., Bucci, A., Cara, F., Cogliano, R., Di Giulio, G., Di Naccio, D., Famiani, D., Fodarella, A. and Mercuri, A., 2019. Local site effects estimation at Amatrice (Central Italy) through seismological methods. Bulletin of Earthquake Engineering, pp.1-27.
- Priolo, E., Pacor, F., Spallarossa, D., Milana, G., Laurenzano, G., Romano, M.A., Felicetta, C., Hailemikael, S., Cara, F., Di Giulio, G. and Ferretti, G., 2019. Seismological analyses of the seismic microzonation of 138 municipalities damaged by the 2016–2017 seismic sequence in Central Italy. Bulletin of Earthquake Engineering, pp.1-41.
- Marcucci, S., Milana, G., Hailemikael, S., Carlucci, G., Cara, F., Di Giulio, G. and Vassallo, M., 2019. The deep bedrock in Rome, Italy: a new constraint based on passive seismic data analysis. Pure and Applied Geophysics, 176(6), pp.2395-2410.
- Vassallo, M., De Matteis, R., Bobbio, A., Di Giulio, G., Adinolfi, G.M., Cantore, L., Cogliano, R., Fodarella, A., Maresca, R., Pucillo, S. and Riccio, G., 2019. Seismic noise cross-correlation in the urban area of Benevento city (Southern Italy). Geophysical Journal International, 217(3), pp.1524-1542.
2018
- Amoroso, S., Gaudiosi, I., Tallini, M., Di Giulio, G. and Milana, G., 2018. 2D site response analysis of a cultural heritage: the case study of the site of Santa Maria di Collemaggio Basilica (L’Aquila, Italy). Bulletin of Earthquake Engineering, 16(10), pp.4443-4466.
- Boncio, P., Amoroso, S., Vessia, G., Francescone, M., Nardone, M., Monaco, P., Famiani, D., Di Naccio, D., Mercuri, A., Manuel, M.R. and Galadini, F., 2018. Evaluation of liquefaction potential in an intermountain Quaternary lacustrine basin (Fucino basin, central Italy). Bulletin of Earthquake Engineering, 16(1), pp.91-111.
- Theodoulidis, N., Cultrera, G., Cornou, C., Bard, P.Y., Boxberger, T., Di Giulio, G., Imtiaz, A., Kementzetzidou, D., Makra, K. and Argostoli NERA Team, 2018. Basin effects on ground motion: the case of a high-resolution experiment in Cephalonia (Greece). Bulletin of Earthquake Engineering, 16(2), pp.529-560.
2017
- Durante, F., Di Giulio, G., Tallini, M., Milana, G. and Macerola, L., 2017. A multidisciplinary approach to the seismic characterization of a mountain top (Monteluco, central Italy). Physics and Chemistry of the Earth, Parts A/B/C, 98, pp.119-135.
- Riccio, G., Cogliano, R., Di Giulio, G., Fodarella, A., Pucillo, S. and Rovelli, A., 2017. A study of building vibrations induced by weak motions: effects of earthquake excitation, ambient noise and wind speed. Annals of Geophysics, 10.4401/ag-7149
- Di Naccio, D., Vassallo, M., Di Giulio, G., Amoroso, S., Cantore, L., Hailemikael, S., Falcucci, E., Gori, S. and Milana, G., 2017. Seismic amplification in a fractured rock site. The case study of San Gregorio (L'Aquila, Italy). Physics and Chemistry of the Earth, Parts A/B/C, 98, pp.90-106.
- Pischiutta, M., Villani, F., D'Amico, S., Vassallo, M., Cara, F., Di Naccio, D., Farrugia, D., Di Giulio, G., Amoroso, S., Cantore, L. and Mercuri, A., 2017. Results from shallow geophysical investigations in the northwestern sector of the island of Malta. Physics and Chemistry of the Earth, Parts A/B/C, 98, pp.41-48.
- Hailemikael, S., Milana, G., Cara, F., Vassallo, M., Pischiutta, M., Amoroso, S., Bordoni, P., Cantore, L., Di Giulio, G., Di Naccio, D. and Famiani, D., 2017. Sub-surface characterization of the Anphiteatrum Flavium Area (Rome, Italy) through single-station ambient vibration measurements. Annals of Geophysics, 60(4), p.0438.
- Amoroso S., Milana G., Rollins, K. M., Comina, C., Minarelli L. et al., 2017. The first Italian blast‐induced liquefaction test (Mirabello, Emilia‐Romagna, Italy): Description of the experiment and preliminary results. Annals of Geophysics, 60(5):S0556, https://doi.org/10.4401/ag-7415
2016
- Cultrera, G., D'Alema, E., Amoroso, S., Angioni, B., Bordoni, P., Cantore, L., Cara, F., Caserta, A., Cogliano, R., D'Amico, M. and Di Giulio, G., 2016. Site effect studies following the 2016 Mw 6.0 Amatrice earthquake (Italy): the Emersito Task Force activities. Annals of Geophysics, 59.
- Di Giulio, G., de Nardis, R., Boncio, P., Milana, G., Rosatelli, G., Stoppa, F. and Lavecchia, G., 2016. Seismic response of a deep continental basin including velocity inversion: the Sulmona intramontane basin (Central Apennines, Italy). Geophysical Journal International, 204(1), pp.418-439.
Miscellanea (International Meeting and Report)
- Milana, G., Cultrera G., Cogliano R., Pucillo S., Riccio G., 2019. Velocity profile report at the seismic stations IT.ATI – Atina (FR), http://hdl.handle.net/2122/12970
- Famiani, D., Cultrera, G., Cara, F., Di Giulio, G., Milana, G., Todrani, A., Vassallo, M., Amoroso, S., Bordoni, P., Cogliano, R. and Di Naccio, D., 2019. Site effects estimation and their effects on strong ground motion at Amatrice village (Central Italy). In AGU Fall Meeting 2019.
- Cultrera G., Bordoni P., Casale P., Cara F., Di Giulio G., Famiani D., Ladina C., Pischiutta M., Quintiliani M., Pacor F. and Site Characterization Team (2018). Site characterization database of INGV Italian seismic network. S34 - Developments in Strong Motion Seismology, a COSMOS Session. ESC-S34-872. The European Seismological Commission ESC2018 36th General Assembly, 2-7 Sept. 2018, La Valletta, Malta.
- Vassallo, M., Milana G., Di Giulio G., Bordoni P., Cogliano R., Fodarella A., Pucillo S., Riccio G., 2018, Velocity profile report at the seismic stations IV.IOCA and IT.CML - Casamicciola Terme, Ischia, doi: 10.5281/zenodo.2281844, doi: 10.5281/zenodo.2281845
- Bordoni P., F. Pacor, P. Casale, G. Cultrera, F. Cara, G. Di Giulio, D. Famiani, C. Ladina, M. Pischiutta, M. Quintiliani, and the Site Character Team (2017). Site characterization of the national seismic network of Italy. European Geosciences Union (EGU) General Assembly, Vienna, Austria, April 2017. In EGU 2017 General Assembly Abstracts (Vol. 19, p. 18604).
- Cultrera, G., Famiani, D., Milana, G., Amoroso, S., Angioni, B., Bordoni, P., Cara, F., Cogliano, R., D'Amico, M., Di Giulio, G. and Di Naccio, D., 2017. Gruppo operativo EMERSITO-evento sismico ISCHIA 2017: Rapporto n. 1 23/08/2017.
Dissemination
- Participation to the exhibition “Attenti agli elementi! Dettagli che salvano la vita”, Grottaminarda (AV), 22 November2019 - 31 January 2020,
- Scientific partner in the framework of the Ruritage project (Heritage for Rural Regeneration https://www.ruritage.eu/project/, Horizon 2020). A pair of seismic stations (in borehole and at surface) was installed in the municipality hub of Appignano del Tronto, (AP, Italy), 13-14 November 2019, http://www.adriaticonews.it/2019/11/15/appignano-del-tronto-citta-resiliente-si-lavora-allaction-plan/
- Training Course Ordine dei Geologi del Lazio, “Tecniche non invasive a supporto degli studi di risposta sismica locale”, Roma, Sala INGV, 16-5-2019
- Meeting with the school “ Istituto Geometri Colecchi-Da Vinci L’Aquila”, Seminario Microzonazione sismica, 22 Febbrary 2019, http://www.ilcapoluogo.it/2019/03/07/microzonazione-sismica-ricostruzione-e-pianificazione-territoriale-allistituto-per-i-geometri/
- Open Day INGV - “Terremoti tra memoria e prevenzione”, INGV, 20 January 2019
- Pint of Science L'Aquila 2018, Cafè Garibaldi “La sismologia dei bidoni: da un esperimento a piccola scala alla microzonazione sismica”, 14 May 2018 https://pintofscience.it/event/la-sismologia-dei-bidoni-da-un-esperimento-a-piccola-scala-alla-microzonazione-sismica
- INGV initiative "Insieme per convivere con i terremoti" ad Amatrice (29/10/2017)
- “Porte aperte all'INGV: a un anno dalla sequenza sismica Amatrice-Visso-Norcia”, INGV of Rome (24/08/2017)
- Participation to “European Researchers' Night ” in L’Aquila within SHARPER project (EU Project within Marie Skłodowska-Curie Horizon 2020 - GA 722981): 25/09/2015, 30/09/2016, 29/09/2017, 28/9/2018, 27/9/2019
LABORATORIO HPHT
Microscopio elettronico ad emissione di campo

Laboratorio sperimentale

Laboratorio sperimentale
Laboratorio analogico: esperimento di risospensione della cenere nel tunnel del vento
Negli ultimi decenni il vertiginoso sviluppo delle conoscenze sulla tecnologia e scienza dei materiali ha reso possibile la costruzione di strumenti in grado di riprodurre le condizioni ambientali che controllano la dinamica dei processi chimico-fisici all'interno e sulla superficie terrestre. Fra questi processi, quelli relativi alla sismicità ed al magmatismo-vulcanismo sono di particolare rilevanza economica e sociale per il numero di vittime e l'entità di danni che provocano.
In questo ambito si è sviluppato presso la Sezione di Roma 1 dell’INGV il Laboratorio per le Alte Pressioni e Alte Temperature di Geofisica e Vulcanologia Sperimentali.
Lo studio sperimentale dei processi petrologici, geofisici e vulcanologici che avvengono all’interno e sulla superficie della Terra è l’obiettivo del Laboratorio che si è sviluppato in due settori principali, microanalitico e sperimentale. Il settore microanalitico è fondamentale per la caratterizzazione dei materiali. E’ equipaggiato con una microsonda elettronica per lo studio composizionale dei materiali geologici e sperimentali ed un microscopio elettronico ad emissione di campo destinato alle analisi tessiturali e morfometriche ad alta risoluzione. Il laboratorio è a disposizione di un gran numero di ricercatori sia dell’INGV che esterni.
Mediamente ogni anno vengono sviluppate 30 proposte di ricerca inerenti lo studio dei terremoti, eruzioni vulcaniche e le proprietà dei materiali. Il settore sperimentale è costituito da molti apparati che in parte sono stati anche sviluppati all’interno del laboratorio stesso. Le principali applicazioni riguardano (i) lo studio delle proprietà chimico-fisiche dei magmi, (ii) lo studio delle proprietà fisiche delle rocce e (iii) l’approccio analogico allo studio delle dinamiche eruttive e della frattura.
Nel laboratorio lavorano ricercatori e tecnologi sia italiani che stranieri e lo stesso rappresenta oggi un punto di riferimento internazionale della ricerca sperimentale nel settore geofisico e vulcanologico. Ogni anno vengono ospitati ricercatori provenienti da tutto il mondo, mentre l’attività formativa agli studenti provenienti da Università italiane e estere viene garantita attraverso stages, tesi di laurea e dottorati di ricerca. Lo sviluppo del Laboratorio per Alte Pressioni e Alte Temperature ha visto a partire dal 2004 la realizzazione di numerosi progetti sia nazionali che internazionali che vedono in alcuni casi il laboratorio stesso coinvolto anche come host institution.
The High Pressure-High Temperature Laboratory of the Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia of Rome (hereafter HPHT Lab) is a multidisciplinary facility originally founded in 2002.
The HPHT Lab includes three areas of investigation: 1) experimental testing of natural and synthetic materials; 2) microanalytical and physical analyses; 3) analog experiments. Volcanology, petrology, mineralogy, seismology, and rock physics are the main, broad areas of research at the HPHT Lab.
Concerning the experimental investigations, research in magma evolution and rheology, and on mantle petrology are carried out with high-pressure and high-temperature apparata, including furnaces, piston-cylinder, and multi-anvil devices, covering conditions from surface eruption of magma to middle mantle.
The frictional properties of faults and rocks are investigated under a wide range of slip rates and dynamics and under variable boundary conditions using unique rotary shear apparatus and large-scale bi-axial press. In addition, rock physics/mechanics studies, from rock permeability to fracturing and degassing can also be investigated with the above apparata and with more classical devices.
The analytical facilities include a Field-Emission Scanning Electron Microscope and an Electron Micro Probe Analyzer specifically tuned for natural rock analyses. Accessory to these are an helium pycnometer, particle size analyzer, sieves, and other basic instruments.
The analog investigations are carried out in a specific area where ad-hoc, temporary set-ups are developed. Analog materials are characterized using a rheometer, and the experiments are recorded and analyzed using a range of visual documentations, spanning from time-lapse cameras to high-definition and high-speed camcorders.
The analog laboratory focuses mostly on explosive volcanism and the related products and processes, including the formation and release of Taylor bubbles, pyroclast ejection during supersonic eruptions, and the sedimentation and aggregation of volcanic ash particles.
The HPHT Lab also hosts and develops new systems for the in-situ study of explosive volcanic eruptions by combining high-speed, high-definition imaging in the visible and thermal infrared wavelengths with acoustic recording. Investigated processes cover the ejection of volcanic ash and bombs, their settling and potential hazard, the sources of volcanic sound, and shifting styles of explosive volcanic activity.
The sharing of facilities and working space in between researchers with such a broad variety of backgrounds is a key component of the HPHT Lab, eventually leading to interdisciplinary exchange, facilitating the development of new projects, and ultimately promoting a stimulating research environment.
Annual Report 2023 | Annual Report 2022 | Annual Report 2021 | Annual Report 2020 | Annual Report 2019 | Annual Report 2018 | Annual Report 2017 | Annual Report 2016 |
TEAM
Stefano Aretusini | Contract Researcher
Emanuela Bagnato | Researcher
Riccardo Civico | Researcher
Chiara Cornelio | Contract Researcher
Gianfilippo De Astis | Senior Researcher
Elisabetta Del Bello | Researcher
Fabrizio Di Fiore | Contract Researcher
Giuseppe La Spina | Researcher
Valeria Misiti | Technologist
Manuela Nazzari | Researcher
Francesco Pennacchia | Contract Technician
Alessio Pontesilli | Contract Researcher
Giacomo Pozzi | Contract Researcher
Tullio Ricci | Researcher
Elena Spagnuolo | Researcher
Laura Spina | Researcher
Jacopo Taddeucci | Senior Researcher
Giancarlo Tamburello | Researcher
Piergiorgio Moschini | postdoc
FACILITIES
Multiple press 840 ton | Voggenreiter
Piston cylinder - 3/4” and 1” pressure plates | Voggenreiter
Multianvil - Walker type 6/8 | Voggenreiter
Quick Press - Piston Cylinder 3/4” and 1” pressure plates | Depth of the Earth
Bi-Tri-Axial Press (BRAVA) | RMP - INGV
Low to High Velocity Apparatus (SHIVA) | RMP - INGV
Electron microprobe equipped with 5 WDS and 1 EDS | JEOL JXA-8200
Field Emission Electron Microscope equipped with EBSD and STEM | Termofischer Scios 2 LV
Auto Carbon coater | JEOL JEC-530
Fine coater | JEOL JFC-2300HR
High and low temperature furnaces | Lenton
Impedance analyser | Solartron SI1260
Digital oscilloscope | Tektronix DPO4032
Wave generator | Agilent 33250A
H-Frame presses 10 ton | Enerpac
Precision balance | Sartorius
Optical and stereo microscopes | Leica DMRXP and Euromex
Ultra-high velocity, intensified, gated digital camera | Cordin 204-2
Stereomicroscopes | Leica MZ 9.5
Semiautomatic polisher | Buehler Minimet 1000
Power Supply | Agilent 6575A
Helium Picnometer | AccuPyc II 1340
Permeameter with double intensifier | Rock Physics
Rheometer MCR 301 Physica | Anton Paar
Vertical Furnace RHTV 120-300/18 | Nabertherm
High Temperature Furnace LHT 04/18 | Nabertherm
Cecchi data acquisition system | Applied Seismology
Rock drilling, cutting, and grinding equipment for samples preparation
Thermal High speed camera | FLIR SC 645
Welder PUK U3 | Lampert
Laser line generator | Edmund optics
Precision test sieves | Endecotts
Laser MGL-III, 532nm 200mW, PSU-III-LED/Unit | Changchun New Industries
Multi-Wavelength Analyser LUMiReader® PSA with Particle sizing according to ISO 13317
2 Polarized Free-field Microphones 40AN 1/2", Low Frequency (0.5Hz - 20kHz) | G.R.A.S.
Ext. Polarized Pressure Microphone 46DP-1 1/8", High Frequency (6.5Hz -140kHz) | G.R.A.S.
Vacuometro Pirani PVG-500
Petrographic microscope ECLIPSE E-50i POL | Nikon
Drying oven UF 75 | Memmert
4K digital camcorders | Sony
High Speed digital camcorder HX6 | NAC Memrecam
Shock-tube apparatus (Jet-Buster) | INGV
High speed digital camcorders | NAC 512 SC, Optronis CR600x2, NAC HX6, NAC HX3
Laser range finder | Vectronix VECTOR 21
Time Lapse Camera with 24-70 lens | Brinno TLC200 Pro
Precision Syringe Pumps | ISCO
Ash dispersal/settling apparatus (Ash-Buster) | INGV
Drone Matrice 300 RTK | DJI
Drone Mavic 2 Pro | DJI
Drone Phantom 4 RTK | DJI
Drone Mini 2 | DJI
Dual UV cameras 340 UVGE | Thorlabs
Laboratory sieve shaker Octagon 200 | Endecotts
Optical Profilometer Modus6ZS-3D | DeltaPIX
Triaxial ICP accelerometer | PCB PIezotronics
Two high frequency ICP pressure sensors | PCB PIezotronics
Three ceramic shear ICP accelerometers | PCB PIezotronics
Two 4-channel ICP sensor signal conditioners | PCB Piezonotrics
MEERA biaxial direct shear apparatus | INGV/TEES
High-temperature, vacuum, inert, and reactive gas furnace
Microdriller for experimental glasses | ARNOLD 561/01
Mortar grinder for experimental glasses | PULVERISETTE 23 FRITSCH
SKO-D XL Orbital Shaker | SKO
Centrifuge Neya 8 Basic | NEYA
DANTE I Carbolite Gero | Verder Scientific
SKATE (Setup for the Kinematic Acquisition of Explosive Eruptions) | INGV/T.E.E.S.
FBG interrogator DM-8120 | SENTEA
PROGETTI DI RICERCA
- Piano Nazionale di Riprese e Resilienza - Next Generation Europe Program: Monitoring Earth's Evolution and Tectonics Project MEET | WP 3 Integrated Laboratories for the Geosciences and the Environment ILGE | WP leaders P. Scarlato - F. Funiciello
- MIUR Progetto PRIN 2017 | Scales of solidification in magmas: applications to volcanic eruptions, silicate melts, glasses, glass- ceramics | P.I. M. Carroll
- MIUR Progetto PRIN 2022 | PROVES: an integrated PetRO-Volcanological monitoring approach applied to Mt. Etna and Stromboli - 2022N4FBAA | P.I. M. Masotta
- MIUR PON | GRINT | P.I. G. Puglisi
- European research project | EXCITE 2 ‘Electron and X-ray microscopy Community for structural and chemical Imaging Techniques for Earth materials’ | P.I. Utrecht University
- European research project | Marie Sklodowska-Curie European Training Network IMPROVE, Innovative Multi-disciplinary European Research training network on VolcanoEs | P.I. P. Papale
- INGV "Ricerca libera" Project | Magma dynamics triggering the 3 July and 28 August 2019 paroxysms at Stromboli volcano: A comparative approach based on the ascent rates, timescales and P-T-H2O paths of magma | P.I. P. Scarlato
- INGV "Ricerca libera" Project | FRAMMENTI, FRAgmentation of Mafic Magmas: ExteNt and TIming | P.I. J. Taddeucci
- INGV “Ricerca libera” Project | ROUGHER, expeRimental Observations aboUt irreGular cHannel gEometRies| P.I. L. Spina
- INGV Departmental Strategic Projects | UNO - UNderstanding the Ordinary to forecast the extraordinary: An integrated approach for studying and interpreting the explosive activity at Stromboli volcano | P.I. P. Scarlato
- ASI-INAF Project | “Esopianeti” | P.I. G. De Astis
- ERC Syn Fear | Fault activation and Earthquake Rupture | P.I. D. Giardini, F. Amman, M. Cocco, S. Wiemer
- Marie Sklodowska-Curie Individual Fellowship | “Experiments, Numerical moDelling and field observations of basaltic maGmA fragMEntation (ENDGAME)”| P.I. J. Taddeucci, G. La Spina
- INGV “Pianeta Dinamico” Project | DYNAMO DYNAmics of eruptive phenoMena at basaltic vOlcanoes | P.I. L. Zuccarello
- INGV “Pianeta Dinamico” Project | CAVEAT | P.I. M. Palano
- IRGIE Inventario delle Risorse Geotermiche delle Isole Eolie. stima del potenziale e proposte di utilizzo | P.I. M. Procesi
- INGV “Pianeta Dinamico” Project | Sibilla | P.I. A. Pignatelli
LABORATORI

I laboratori dell’INGV costituiscono un patrimonio infrastrutturale importante e un polo di attrazione per ricercatori e gruppi di studio provenienti da istituzioni italiane e straniere. In tal senso l'INGV ha investito in maniera significativa
nell'innovazione tecnologica, nella messa in funzione e nel mantenimento di apparecchiature all'avanguardia, nonché nella sperimentazione e nella messa a punto di metodi analitici e sperimentali innovativi che possano migliorare la qualità e la quantità delle misure, riducendo i tempi di acquisizione e di calcolo e facilitando la fruibilità dei dati per tutta la comunità scientifica. Tutte queste attività sono state organizzate nell'INGV sotto forma di laboratori. Il laboratorio quindi non è solo un luogo fisico dove sono localizzati gli apparati e dove si svolgono le attività analitiche e sperimentali, ma è anche un struttura dinamica dove, producendo sviluppi tecnologici e metodologici, si recepiscono e si armonizzano le attività di ricerca.
Nei laboratori analitici e sperimentali della sede di Roma vengono svolti studi nei seguenti settori:
- Fisica e chimica delle rocce
- Paleomagnetismo e magnetismo ambientale
- Petrologia e vulcanologia sperimentali,
- Modellazione analogica,
- Geochimica dei gas nobili, degli isotopi stabili della radioattività ambientale, e chimica dei fluidi,
- Geologia e geotecnologie,
- Geomagnetismo
- Tecnologie a radio frequenza della sede di Roma,
- Tecnologie ULF-ELF-VLF
- Spettroscopia a microonde
- Monitoraggio ambientale,
- Aerogeofisica
- Misure di geofisica applicata,
- Effetti di sito.
I Laboratori della Sezione di Palermo si rivolgono principalmente al settore della geochimica dei fluidi nell’ambito delle attività previste nei tre Dipartimenti Vulcani, Terremoti e Ambiente, fornendo anche supporto al monitoraggio dei vulcani attivi italiani.
Le attività svolte nei Laboratori della Sezione di Pisa, di Napoli e di Catania si rivolgono principalmente ai settori vulcanologico e ambientale con particolare attenzione dedicata allo studio e alla caratterizzazione dei prodotti dell’attività vulcanica e dei processi magmatici. Inoltre quelli degli Osservatori Vesuviano e Etneo contribuiscono alle attività di monitoraggio e sorveglianza dell’attività vulcanica attraverso l’analisi dei prodotti eruttati.
- Laboratorio Alte Pressioni - Alte Temperature | Sezione Roma 1
- Laboratorio Effetti di Sito | Sezione Roma 1
- Laboratorio di Sismica a Riflessione “SismoLab-3D” | Sezione Roma 1
- Laboratori | Sezione di Catania
- Laboratorio geomatica e cartografia | Osservatorio Vesuviano
- Laboratori | Sezione di Pisa
- Laboratori Geochimici e Tecnologici | Sezione di Palermo
Laboratori di Geochimica dei fluidi
- Laboratorio di Geochimica dei Fluidi | sezione Roma 1
- Laboratori Geochimici e Tecnologici | Sezione di Palermo
Altri Laboratori
- Laboratorio per lo sviluppo di sistemi di rilevamento sottomarini | Sezione Roma 2
- Laboratorio di gravimetria, magnetismo ed elettromagnetismo in aree attive | Sezione Roma 2
- Laboratorio per le reti informatiche, GRID e calcolo avanzato
- Laboratorio nuove tecnologie e strumenti | sezione Roma 1
- Laboratorio Geologia e Geotecnologie
- Laboratorio di Sviluppo per le Misure Geomagnetiche
- Mantenimento della rete geomagnetica nazionale e sviluppo di nuova strumentazione di rilevamento del campo geomagnetico
- Laboratorio di Paleomagnetismo
Logistica e corredo strumentale - Laboratorio di Sviluppo per il Monitoraggio Ambientale
- Sviluppo di strumentazione per varie tipologie di rilevamento di interesse geofisico ambientale
- Laboratorio di Sviluppo per Spettroscopia a Microonde
Sviluppo ed impiego di spettroscopi a microonde per la misura da terra dei gas atmosferici - Laboratorio di Sviluppo per Tecnologie a Radiofrequenza
- Mantenimento e sviluppo di nuova strumentazione a RF, per lo studio della ionosfera ed il radiosondaggio dei ghiacciai
- Laboratorio Ottico Meccanico
Manutenzione, recupero e tutela della strumentaria storico scientifica patrimoniale - Laboratorio di geofisica ambientale gestione strumentazione e sviluppo tecniche per l'esplorazione geofisica del sottosuolo


