È partito Olimpo, l’esperimento dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) dedicato a innovative ricerche nel campo della cosmologia realizzato con il contribuito dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), dell’Istituto di Fotonica e Nanotecnologie del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IFN – CNR), dell'Istituto di Fisica Applicata “Nello Carrara” (IFAC – CNR) e dell’Università di Cardiff.
Attraverso un particolare telescopio, lanciato il 14 luglio dalle isole Svalbard (Norvegia) a bordo di un pallone stratosferico, sarà possibile acquisire preziose informazioni sugli ammassi di galassie, sulle galassie primordiali e sul loro contenuto di materia oscura.
Lo strumento, dal peso complessivo di quasi due tonnellate, è stato ideato e realizzato dal gruppo di Cosmologia Sperimentale del Dipartimento di Fisica di “Sapienza” Università di Roma, con il contributo INGV per i sensori solari. Dotato di uno specchio primario dal diametro superiore ai due metri e mezzo, il telescopio è equipaggiato con rivelatori per microonde molto sensibili che permettono di misurare le minime distorsioni subite dalla radiazione cosmica di fondo quando attraversa un ammasso di galassie (effetto Sunyaev-Zel'dovich). Un interferometro differenziale posto tra telescopio e rivelatori, inoltre, permette di scomporre e analizzare dettagliatamente la radiazione. Il pallone, sfruttando i venti di alta quota, volerà attorno al Polo Nord per circa una settimana, raccogliendo dati scientifici unici che aprono la strada a nuove scoperte nel settore.
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