La mostra interdisciplinare itinerante “Paesaggi sismici – Il Belice a 50 anni dal terremoto”, promossa e allestita dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) in collaborazione con la Biblioteca Centrale della Regione Siciliana “Alberto Bombace”, le Università di Palermo e Catania, la Rete Naturale e Museale Belicina e l’Accademia delle Belle Arti di Palermo, arriva allo Spazio Mediterraneo di Legambiente Sicilia ai Cantieri Culturali alla Zisa (Via Paolo Gili, 4 – Palermo).
In 21 pannelli l’esposizione racconta, attraverso le immagini, l’impatto che il devastante terremoto del 15 gennaio 1968 ha avuto sulla Valle del Belice. Particolare attenzione è dedicata all’evoluzione dei paesaggi (geologici, naturalistici, sociali e urbanistici) e delle comunità della Valle prima e dopo l’evento, per capire in che modo il sisma ha modificato il passato e il presente e promuovere il valore della memoria e della consapevolezza.
“Tra il materiale grafico esposto”, spiega il ricercatore INGV Paolo Madonia, “è possibile osservare alcune fotografie tratte dal grande archivio del giornale palermitano “L’Ora”, storico quotidiano siciliano che tra il 1900 e il 1992 è stato osservatore critico di tutto ciò che accadeva in Sicilia. Quelle foto, selezionate in base ai temi che i vari pannelli della mostra trattano, sono il cuore della mostra stessa”.
“Paesaggi Sismici”, visitabile fino al 27 marzo, è aperta al pubblico di studenti, turisti, cittadini e specialisti dal lunedì al venerdì (orario: 9.30-13.30; 15.00-17.30).