Da sempre strutture di supporto logistico per le attività di monitoraggio e di ricerca, nonché fondamentali punti di informazione scientifica per i visitatori, i due Centri Informativi dell’INGV a Stromboli e Vulcano sono ormai da oltre venti anni dei “fari” per gli abitanti delle due isole Eolie e per i turisti che, ogni anno, approdano numerosi sulle spiagge dell’arcipelago.
Ne abbiamo parlato con Caterina Piccione, responsabile dell'attività di divulgazione scientifica dei Centri, per conoscere meglio la loro storia, le loro numerose attività e le novità in cantiere per la stagione estiva ormai alle porte.
Quando sono nati i Centri Informativi dell’INGV alle Isole Eolie?
I Centri Informativi Eolie sono dei centri di informazione scientifica realizzati negli anni ’90 d’intesa tra il Gruppo Nazionale per la Vulcanologia e il Dipartimento della Protezione Civile. Nel 1990 è stato inaugurato presso l’isola di Vulcano, il Centro Operativo “Marcello Carapezza” a cui si è aggiunto nel 1997 il Centro Operativo di Stromboli.
Che funzione hanno?
La funzione dei due Centri è sempre stata quella di fornire supporto logistico per le attività di monitoraggio e di ricerca e, allo stesso tempo, di garantire ai visitatori una corretta informazione scientifica sul vulcanismo delle isole Eolie e sul rischio ad esso connesso.
Nei suddetti Centri, durante i periodi di apertura al pubblico vengono utilizzate le Sale Visitatori, locali appositamente progettati, per fornire informazioni sui vulcani, sulle più semplici dinamiche della vulcanologia e sulla geologia dei luoghi che gli escursionisti andranno a visitare con l’obiettivo di integrare la limitata valorizzazione dei Vulcani con la crescita della conoscenza, al fine di far avvicinare il visitatore al mondo dei vulcani in modo consapevole e corretto dal punto di vista scientifico, illustrando anche quali risorse l’INGV mette in campo per controllare, analizzare e meglio comprendere questa superba manifestazione della natura. A monte di questa attività c’è il lavoro di preparazione dei materiali, della progettazione degli spazi, della definizione di strategie e obiettivi, un lavoro di squadra che come punto di partenza ha posto la centralità della divulgazione e della promozione delle attività di ricerca per condividere i risultati delle nostre ricerche affinché si traducano in benefici reali per l’intera comunità.
Qual è il rapporto che i Centri hanno con la popolazione locale?
Nell’attività di divulgazione c’è sempre una componente “sociale” ovvero quella rivolta alle comunità locali esposte costantemente al rischio, azione che forse rappresenta la prima e più importante forma di prevenzione. Le comunità che risiedono nelle isole percepiscono la presenza dei due Centri Informativi di Vulcanologia dell’INGV quali referenti istituzionali deputati allo studio dell’attività vulcanica, una sorta di garanzia sul costante lavoro di monitoraggio che viene svolto dal nostro Istituto. A conferma di ciò, con cadenza quasi quotidiana, in molti si rivolgono a queste strutture per avere informazioni aggiornate sullo “stato di salute” dei due vulcani. Un lavoro svolto lavorando nei Centri, ma anche in numerosi incontri pubblici e durante la formazione del corpo docente delle scuole dell’arcipelago, nozioni non allarmistiche né tranquillizzanti, solo scientificamente corrette, di semplice comprensione e indispensabili nel fornire la piena consapevolezza della realtà in cui si vive.
Qual è, da un punto di vista manageriale, la loro importanza strategica?
L’INGV ha sempre realizzato attività volte allo sviluppo di una cultura dei rischi e della prevenzione con particolare attenzione alle aree del Territorio Nazionale a più elevata pericolosità sismica e vulcanica. Iniziative ed obiettivi individuati, oggi, nella cd. “Terza Missione”. In questi ultimi anni, infatti, è stato riconosciuto agli Enti Pubblici di Ricerca un ruolo fondamentale nella Terza Missione, che si affianca a quelli tradizionali della ricerca scientifica e tecnologica. E’ nel numero e nella tipologia dei visitatori che si trova la risposta sull’importanza delle attività di divulgazione realizzate attraverso i centri: oltre 10.000 visitatori presso la Sede INGV di Stromboli e 2.500 presso la Sede INGV di Vulcano numeri da record raggiunti in un anno in cui l’arcipelago delle isole Eolie ha registrato un calo del turismo, secondo i dati dell’Osservatorio Turistico Regionale. Il lavoro dei Centri è la risposta più efficace alla richiesta di informazioni sia per chi si avvicina per la prima volta ad un vulcano attivo sia per la comunità residente esposta al rischio.
Come cambierà quest’anno l’attività dei Centri in relazione alle nuove disposizioni per il distanziamento sociale dettate dalla necessità di prevenire ulteriori contagi da Covid-19?
Dopo gli ultimi provvedimenti governativi che consentono gli spostamenti interregionali, abbiamo accelerato l’organizzazione della nuova stagione estiva. Stiamo organizzando la logistica in modo tale che anche quest’anno si possa fruire dell’informazione presso i Centri.
Le idee in cantiere sono tante e sicuramente ci sarà una rimodulazione del progetto di informazione specifico sul tema della condivisione delle attività di divulgazione e comunicazione dei dati attraverso la realizzazione di un portale web dedicato ai centri e il supporto dei canali social istituzionali. Inoltre, stiamo cercando di realizzare un’implementazione degli strumenti di comunicazione interattiva al fine di garantire non solo informazione scientificamente corretta ma di favorire un’attività di “protezione civile”. Più in generale, ciò che si vuole utilizzare per la fruizione dell’informazione in queste fasi dell’emergenza sanitaria, saranno strumenti per una decompressione e distanziamento sociale, un’offerta “blended” che abbinerà attività in presenza ad attività online molto più integrata e inclusiva evidenziando l’importanza di “fare rete”.
Qual è il tuo auspicio, in quanto Responsabile dei Centri, per la stagione ormai alle porte?
Nel corso degli anni si è assistito ad una costante crescita di interesse nei riguardi delle attività di divulgazione offerta dai Centri, sia dalla comunità residente che dai numerosi turisti che durante il periodo estivo raggiungono le isole di Vulcano e Stromboli. Quest’anno, è inevitabile, cambieranno le dinamiche dell’attività di divulgazione ma non gli obiettivi: promuovere le attività di ricerca dell’INGV e offrire una corretta informazione scientifica all’utente. Questa è la nuova sfida del 2020 e sono sicura che con il gruppo di lavoro e la preziosa collaborazione dei colleghi riusciremo a realizzare.