Sismogramma digitale della stazione de L'Aquila (AQU) relativo all scossa principale del terremoto del 6 aprile 2009. L'orario riportato nell'immagine è GMT, due ore in meno rispetto all’orario italiano.
Il sei aprile dell’anno duemilanove, alle ore tre e trentadue, il buio della notte inondava il cielo italiano. In quello stesso minuto, però, sotto il capoluogo aquilano la terra si mosse così tanto che moltissime case, chiese ed edifici pubblici non riuscirono a resistere alla sua forza dirompente.
Alberto Contri è uno dei pilastri della Comunicazione in Italia e negli ultimi 20 anni ha dedicato la sua energia creativa al progetto sociale di Pubblicità Progresso. Ma, nella sua storia professionale, numerosi sono i successi di cui si è reso protagonista che, ormai entrati nella quotidianità del pubblico, nascono invece da inventiva e operosità non comuni, realizzando, ad esempio, nella veste di CEO di RAInet, i portali internet della RAI e i suoi sette canali di Web TV.
Dallo sport alla ricerca scientifica, passando per la musica, la vita di Francesco Visini, ricercatore abruzzese che lavora presso la sede de L'Aquila dell'INGV è piena di passioni. Giovane padre che ama girare il mondo con la famiglia, in questa intervista ci svela i dettagli della sua rocambolesca “vita da ricercatore”.
La sede de L’Aquila dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), nata prima come osservatorio sismico negli anni Cinquanta e poi ampliata con osservazioni magnetiche negli anni Sessanta, vanta un importante patrimonio strumentale storico scientifico. Una testimonianza del passato che non poteva essere trascurata. Manuele Di Persio, collaboratore tecnico dell'INGV si occupa del restauro di questi preziosi oggetti.
A dieci anni dal terremoto dell’Aquila, che ha segnato profondamente la vita dei cittadini abruzzesi e non solo, siamo andati a vedere come un team di esperti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia effettua una serie di rilievi alla base del versante della montagna del Morrone (Appennino Centrale) dove, in prossimità dell'abitato di Roccacasale, emerge una faglia attiva considerata dalla comunità scientifica una delle principali sorgenti sismogenetiche dell’Appennino abruzzese.
Il terremoto de L’Aquila del 6 aprile 2009 ha profondamente scosso l’Italia, generando una forte ondata di commozione e solidarietà. Professionalità di ogni settore hanno offerto capacità e competenze specifiche mettendosi al servizio della popolazione colpita nel corpo e nell’anima. Anche l’INGV è sceso in campo con le sue risorse. In questa intervista Concetta Nostro, sismologa, e Massimo Crescimbene, psicologo, ripercorrono i mesi successivi all’evento trascorsi fianco a fianco con i cittadini delle zone coinvolte.
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