Newsletter n.5
Newsletter INGV | n.5 | Maggio | 2021 | anno XV
- Dettagli
- Scritto da Redazione
Immagine della fontana di lava dell’Etna dalla telecamera INGV posta sul versante sud, località Montagnola, all’alba del 19 maggio 2021.
I vulcanologi dell'Osservatorio Etneo di Catania l'hanno ribattezzata la “Fontana di Franco Battiato”.
Dal blog 'INGVvulcani'
L'EDITORIALE
Come ci ha ricordato Franco Barberi su questa newsletter, (Qualche riflessione sull'INGV a 20 anni dalla sua istituzione) l’INGV è nato nel 1999 per sua proposta dalla coalescenza di importanti enti di ricerca in geofisica e vulcanologia che avevano sede in tutta Italia, da Milano a Palermo. Da allora l’istituto è cresciuto con un grande patrimonio nazionale di mille tra ricercatori, tecnologi, tecnici e amministrativi preparati e appassionati, creando infrastrutture di monitoraggio e sorveglianza fondamentali per lo studio della Terra. Questi due pilastri rendono l’INGV il punto di riferimento nazionale per le geoscienze.
L'OSPITE D'ONORE
Luigi D’Angelo, Direttore Operativo del Coordinamento Emergenze del DPC
La percezione del rischio da parte della popolazione costituisce il primo strumento di prevenzione. Tuttavia, in alcune situazioni non è facile far comprendere il potenziale pericolo dei luoghi in cui viviamo. Una maggiore consapevolezza può essere anche strumento di “gestione” di una eventuale emergenza? Lo abbiamo chiesto al dott. Luigi D’Angelo, Direttore Operativo del Coordinamento Emergenze del DPC. Ospite del nostro salotto virtuale, il dott. D’Angelo ci ha raccontato la sua esperienza a capo di uno dei settori più strategici del nostro Paese.
Terremoti, ecco cosa si nasconde dietro gli effetti più comuni
I percorsi dei fluidi idrotermali all’origine delle fumarole dei Campi Flegrei
L'Italia nel cosmo per la candidatura dell'Einstein Telescope
UNA VITA DA RICERCATORE
CARTA D'IDENTITÀ
Qualifica: Ricercatore
Campo di attività: Oceanografia
INTERVISTA A
Solca i mari in tempesta ormai da svariati anni nonostante definisca la sua vita “ordinaria”. Colpita anche lei da quella strana malattia che si manifesta solo in chi visita l’Africa, una sliding door l’ha portata qui all’INGV. Diversamente, oggi la troveremmo in una corsia d’ospedale. La vita le ha regalato due splendide figlie e le sarebbe piaciuto scoprire le dinamiche che portarono alla deriva dei continenti. Andiamo a conoscere Nadia Lo Bue, la protagonista di questo mese di Vita da Ricercatore.
ESPERIENZE DI LABORATORIO
Il Laboratorio di Geofisica Marina dell’INGV
Un Laboratorio diffuso che, come lascia intendere il suo stesso nome, trova il suo habitat naturale in mare, in particolare in quello color smeraldo dell’Area Marina Protetta del Parco Nazionale delle Cinque Terre. Stiamo parlando del Laboratorio di Geofisica Marina dell’INGV, situato presso la Sede distaccata di Portovenere dell’Istituto, che abbiamo visitato virtualmente intervistando il suo responsabile, Filippo Muccini.
Il ROV Sirio, Remotely Operated Vehicle
LA TERRA RACCONTA
Il terremoto di Valdivia del 1960, il più forte evento mai registrato dagli strumenti sismici
Il 22 maggio del 1960 il Cile è stato colpito da un fortissimo terremoto a cui è seguito uno tsunami che ha investito quasi tutte le coste del Pacifico. Per conoscere i dettagli di questo evento, il più forte registrato dal 1900 a oggi, abbiamo intervistato Stefano Lorito, ricercatore dell’INGV, che ci ha spiegato cosa è accaduto quel giorno.
ACCADDE OGGI
MANAGEMENT AND LEADERSHIP
L’Osservatorio Nazionale Terremoti dell’INGV. Intervista al Direttore Salvatore Stramondo
Una Sezione attiva su tantissimi fronti caldi che vedono protagonista l’INGV: dalla sorveglianza sismica del Paese all’allerta tsunami per l’area mediterranea, passando per l’osservazione della Terra, il monitoraggio satellitare delle eruzioni vulcaniche e quello delle variazioni del livello del mare. Il nostro viaggio alla scoperta delle Sezioni dell’Istituto ci porta oggi a Roma, nella Sede centrale dell’Osservatorio Nazionale Terremoti (ONT). Qui abbiamo intervistato il suo Direttore, Salvatore Stramondo, che ci ha raccontato come in questi lunghi mesi di pandemia la sua Sezione abbia saputo adattarsi alla necessità di continuare a far funzionare il cuore pulsante dell’INGV, la Sala di Sorveglianza sismica. Con lui abbiamo affrontato anche la grande responsabilità di cui è stato investito in questi anni alla guida dell’ONT e alcuni degli episodi che più lo hanno colpito, professionalmente e umanamente.
EVENTI
NOI C'ERAVAMO:
gli appuntamenti appena trascorsi
Geoscienze News TGweb del 28/04/2021
Geoscienze News TGweb del 12/05/2021
Geoscienze News TGweb del 26/05/2021
EDITORIA INGV
INGVNewsletter è una pubblicazione dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
Maggio 2021 | Numero 5 | anno XIV
Direttore Responsabile: Valeria De Paola
Reg. Tribunale di Roma n. 80/2006 del 01/03/2006
INGV Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
Rappresentante legale: Carlo Doglioni
Sede: Via di Vigna Murata, 605 | Roma
Redazione: Ufficio Stampa e Urp
Progetto grafico a cura del Laboratorio Grafica e Immagini INGV - Web Design a cura di Simone Vecchi
Hanno collaborato a questo numero: Valeria De Paola, Francesca Pezzella, Sara Stopponi, Marco Cirilli
E' vietato l'uso e/o riproduzione anche parziale degli articoli e delle immagini senza l'espressa indicazione della fonte "INGVNewsletter" e senza la contestuale comunicazione a
Se desiderate aggiornare il vostro indirizzo elettronico, potete inviare una mail a
- L'editoriale del Presidente
- Luigi D’Angelo, Direttore Operativo del Coordinamento Emergenze del DPC
- Terremoti, ecco cosa si nasconde dietro gli effetti più comuni
- gli appuntamenti appena trascorsi
- L’Osservatorio Nazionale Terremoti dell’INGV. Intervista al Direttore Salvatore Stramondo
- nel mese di Maggio
- Il terremoto di Valdivia del 1960, il più forte evento mai registrato dagli strumenti sismici
- Il ROV Sirio, Remotely Operated Vehicle
- Il Laboratorio di Geofisica Marina dell’INGV
- Nadia Lo Bue
- L'Italia nel cosmo per la candidatura dell'Einstein Telescope
- I percorsi dei fluidi idrotermali all’origine delle fumarole dei Campi Flegrei